Energia: associazione Arte, irragionevole nuovo spostamento fine prezzi tutelati (2)

(Adnkronos) – “A livello legislativo (prime bozze della legge ‘Concorrenza’ del 2015) – ricordano – era stato stabilito il termine del 2016 per il passaggio di tutti i clienti al libero mercato, tale termine è stato poi rinviato all’estate 2018, ma, come se non bastasse, si è poi optato per un ulteriore slittamento al 2019. Siamo arrivati al 2020 con un ulteriore rinvio e, per non risolvere una volta per tutte questa asimmetria di mercato libero a livello nazionale, forse assisteremo ad un lievissimo calo del prezzo di tutela, ma solo dal mese di gennaio 2021, grazie alla “scusa” del cliente vulnerabile”. “Questa situazione di stallo – scrivono ancora -, causata da un’ingiusta asimmetria informativa sulla clientela, potrebbe agevolare in modo del tutto anticoncorrenziale le società che operano sia come venditori che come distributori. I gruppi societari proprietari anche di aziende di distribuzione, nonostante il ventilato unbundling, potrebbero accedere ai dati dei clienti sottesi alle loro reti (consumo, profilo orario, mancati pagamenti, richieste di stacco, ecc) e quindi, concentrare i loro sforzi di marketing sui clienti virtuosi”.

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