Associazione visuristi: “Almeno 3 anni per processi tecnici applicativi riforma catasto”

Roma, 30 set. (Labitalia) – “La riforma del catasto, una volta avviata, avrà tempi per i processi tecnici applicativi di almeno tre anni nei quali evidentemente dovranno esser presi in considerazione aspetti di carattere squisitamente tecnico e conseguentemente di carattere fiscale”. Lo dice all’Adnkronos/Labitalia Mario Bulgheroni, esperto di catasto e presidente Avi, Associazione professionale esperti visuristi italiani. “Il processo di rivalutazione catastale – spiega – unito ad una adeguata visura ipotecaria, farà sicuramente emergere gli immobili non censiti e quindi in ‘esenzione’ fiscale. In questo caso, favorirebbe un gettito fiscale discretamente importante che andrebbe a colmare un’evasione a beneficio di tutti”.”La riforma del catasto innanzitutto – sottolinea – non deve influenzare la prima casa, ma comunque, ritengo, debba essere allineata alla valutazione di carattere commerciale, con i dovuti accorgimenti che permettano l’invarianza su coloro che sono ad oggi censiti”. “Lo sforzo della riforma del catasto – dice – sarà quello di trovare un algoritmo con gli opportuni fattori che tengano conto delle innumerevoli varianti, per arrivare ad avere una ripartizione equa degli oneri”.

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