Farmacie: Altroconsumo, su promozione uso generici ancora da fare

Roma, 19 ott. (Adnkronos Salute) – Se nella lotta al coronavirus le farmacie sono sempre più in prima linea, restano altri ambiti in cui c’è ancora molto da fare. A partire dalla questione dei farmaci generici, medicinali che hanno lo stesso principio attivo e la stessa composizione di farmaci di marca, ma costano meno: nonostante per legge il farmacista deve comunicare al cliente che esiste un farmaco equivalente a quello di marca richiesto, un intervistato su cinque ha dichiarato che il farmaco generico non gli è stato proposto. E’ uno degli elementi che emerge dall’inchiesta di Altroconsumo che ha interpellato 1.500 italiani sul loro rapporto con la farmacia, nel periodo marzo-aprile 2021. Emerge anche una scarsa disponibilità di generici: ben il 39% degli interpellati ha dovuto comprare il farmaco di marca perché il generico non c’era. Infine, il 35% degli intervistati lamenta l’eccessiva presenza nelle farmacie di prodotti come integratori e cosmetici a cui sono spesso dedicati spazi e allestimenti importanti. “I cittadini – spiega Marco Cossolo, presidente di Federfarma – devono chiedere il generico e denunciare chi fa resistenza a consegnarlo. Bisogna dire, però, che il farmacista guadagna di più sul generico rispetto al farmaco di marca, perché la marginalità è maggiore proprio per incentivarne il ricorso. Penso ci sia un problema culturale per cui gli italiani siano più affezionati al marchio come sinonimo di qualità. Ed è qui che deve intervenire il farmacista spiegando che non ci sono differenze”. C’è poi la questione dei farmaci venduti in rete. Tra coloro che hanno comprato prodotti online nell’ultimo anno (uno su tre), ben il 29% dichiara di aver acquistato farmaci con ricetta. Il che fa pensare, visto che la legge ne vieta la vendita online. Un fenomeno ben presente, se all’inizio di agosto i Nas hanno oscurato 95 siti per la vendita di farmaci online. Per quelli da banco, che si possono vendere online, meglio verificare sempre sul sito della farmacia la presenza del logo identificativo nazionale, spiega Altroconsumo. 

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