La Commissione europea ha adottato oggi una misura che permette di revocare certificati COVID digitali dell’UE fraudolenti o errati. Un certificato revocato da uno Stato membro risulterà non valido anche negli altri

Oggi la Commissione ha adottato un meccanismo che permette di revocare i certificati COVID digitali dell’UE fraudolenti o errati. Grazie a questa misura, un certificato revocato da uno Stato membro risulterà non valido anche negli altri.

Da quando il sistema del certificato COVID digitale dell’UE è entrato in vigore nel luglio 2021, sono stati rilasciati più di 1,7 miliardi di certificati. Proprio a causa della loro efficacia nell’eliminare le restrizioni sui viaggi, i certificati dell’UE sono stati a volte oggetto di frodi, ma il numero totale di rilasci fraudolenti o errati rimane molto basso.

È fondamentale che i certificati possano essere revocati qualora si rilevino frodi o errori. Nonostante diversi Stati membri abbiano già varato sistemi di revoca a livello nazionale, il nuovo sistema a livello europeo permetterà la revoca transfrontaliera in maniera sicura ed efficiente tramite il gateway dell’UE. Questo miglioramento contribuirà a rafforzare la fiducia nel sistema del certificato COVID digitale dell’UE.

 

 

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