ROMA. A villa Mondragone, il congresso scientifico di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale dei Castelli

L’8 e il 9  aprile nello scenario suggestivo che dalla villa Mondragone dei Castelli Romani si
apre verso la Città Eterna,  si terrà la terza edizione del congresso medico organizzato da Francesco Barletta,  Direttore della UOC di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale dei Castelli della ASL Roma 6 e Segretario della SEGI (Società Italiana di Endoscopia e Ginecologia).  Il convegno è accreditato ECM con 10 crediti formativi ed è rivolto ai medici chirurghi di Ostetricia e Ginecologia e personale sanitario ostetrico e infermieristico.

Dopo due anni di pausa per l’emergenza sanitaria legata al Covid, torna l’appuntamento annuale con la terza edizione del congresso organizzato dalla UOC di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale dei Castelli della ASL Roma 6.

L’appuntamento si terrà in presenza l’8 e 9 Aprile 2022 presso la splendida cornice di Villa Mondragone, nel territorio comunale di Monte Porzio Catone ai Castelli Romani.  Al centro del convegno  alcune delle tematiche attualmente più dibattute in Ostetricia e Ginecologia, che verranno  approfondite dagli esperti relatori invitati . Sarà inoltre riservata una sessione al Simposio Regionale della società SEGI,  un’occasione di confronto sulle novità delle tecniche endoscopiche, su progetti scientifici e proposte, viatico del prossimo Congresso Nazionale SEGI che si terrà nella seconda metà di Giugno 2022.

“Questo  congresso riveste una particolare importanza alla luce delle esperienze maturate e delle ferite inflitteci dalla pandemia”.  Così il  Presidente del Congresso , Francesco  Barletta- che prosegue: “abbiamo capito che il Sistema Sanitario Pubblico non può fare a meno degli ospedali territoriali che hanno affrontato la crisi pandemica mantenendo aperti i servizi ai cittadini non metropolitani; hanno alleggerito gli ospedali destinati a trattare i casi più gravi; hanno fatto comprendere che il paradigma di un servizio sanitario, pronto per affrontare crisi come  questa, deve passare per una moderna strutturazione ed evoluzione culturale degli ospedali del territorio i quali, per le comuni e più frequenti patologie, potranno ridurre la mobilità passiva con risparmio di tempo e denaro per l’utenza. Ciò vale per la Ginecologia e soprattutto per l’Ostetricia ove la spinta alla naturalità ed il controllo delle patologie ostetriche a livello territoriale permetteranno il raggiungimento di tali obiettivi”.
Il Congresso si concluderà con gli importanti aspetti e consigli medico-legali che gli esperti del ramo affronteranno in tavola rotonda per gli specialisti presenti.

 

Related posts

Catania, applausi per la Madama Butterfly di Lino Privitera al Teatro Bellini

Tentativa de agotar Palermo

Esercito, Carabinieri e dintorni: ecco i motivi per cui i giovani ancora affollano i concorsi per le divise