Vaiolo scimmie: esperta Oms, ‘virus non sembra mutato ma molte incognite’ ‘Non sappiamo se ci sono serbatoi animali né reale estensione casi, al momento difficile valutare rischio per comunità’

Milano, 27 mag. (Adnkronos Salute) – “Abbiamo molte incognite, perché non sappiamo se questa situazione sia dovuta a un cambiamento del virus” e “non sembra così, perché la prima sequenza del virus evidenzia che il ceppo non è diverso da quello che possiamo trovare nei Paesi endemici. Probabilmente” quello che sta accadendo “sarà dovuto a un cambiamento nei comportamenti umani, ma stiamo indagando. Ci sono anche molte incertezze per il futuro”. A spiegarlo è stata Sylvie Briand, direttrice dell’Emergency Preparedness dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), durante il technical briefing sul focolaio di monkeypox in corso in più Paesi, che si sta tenendo alla 75esima World Health Assembly. “Non sappiamo se questa trasmissione si fermerà. Nei Paesi endemici vediamo dei focolai limitati e speriamo che sia esattamente lo stesso con quello attuale, ma non lo sappiamo. Come non sappiamo l’estensione” reale “della malattia – ha proseguito l’esperta – Abbiamo chiesto ai Paesi di essere più vigili” e ora “loro rilevano più casi. Speriamo di poter sapere” qual è la situazione “nei prossimi giorni, ma al momento non sappiamo se vediamo la punta dell’iceberg e ci sono più casi ancora non rilevati nelle comunità; non sappiamo se ci sono ‘serbatoi’ animali e neanche la modalità di trasmissione”. Quindi è “difficile valutare il rischio di diffusione nella comunità”, ha evidenziato Briand.

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