SETTIMANA DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI ASCOLTARE CON IL CUORE

“Pensare col cuore e amare col cervello” era lo slogan che Michel Quoist consegnava ai giovani, studenti, come si legge nei sui libri “Riuscire”. “Amare”, “Donaree questo slogan si ripropone sempre ed è ancora attuale, perché nel chiasmo tra i due termini si intreccia e si costruisce l’intelligenza e l’amore, il cuore e la mente.

“Ascoltare con l’orecchio del cuore” tema della 56ª Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali, che si celebra la domenica dell’Ascensione, è stato il filo conduttore della Settimana delle comunicazioni sociali” che nell’Arcidiocesi di Catania è stata organizzata   in sinergia tra  l’Ufficio diocesano delle Comunicazioni sociali, i Padri Paolini e l’UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana)

Particolare attenzione è stata riservata alla comunicazione per immagine, incontrando e dialogando con il regista Giovanni Virgadaula, con Don Giovanni BertiGiob– ,  autore delle vignette che illustrano  e commentano il Vangelo della domenica;  Fabia Mustica, autrice della Storia di S Agata a fumetti; e nella giornata conclusiva con il fotogiornalista Fabrizio Villa, autore di foto e immagini speciali sulla festa di S Agata, pubblicate da giornali e riviste internazionali.

L’Arcivescovo Mons. Luigi Renna, ha portato un saluto di accoglienza e di plauso per la lodevole iniziativa e nel corso dell’incontro, condotto dal giornalista Nicola Savoca, presso la Chiesa di S. Orsola, è stato proiettato il documentario “Agathaeimago misericordiae”  che racconta la festa della Santa Patrona nel contesto dell’attualità storica e sociale della vita di oggi. Le immagini drammatiche dei profughi nel Mar Mediterraneo, le espressioni del dolore e della paura si intrecciano con i volti dei devoti che portano i ceri alla Santa e con fede invocano grazie e benedizioni per il lavoro e per la famiglia.

Osservando lo scorrere delle immagini si esercita un ascolto attentoprimo indispensabile ingrediente del dialogo e della buona comunicazione

Non si comunica, infatti, se non si è prima ascoltato e non si fa buon giornalismo senza la capacità di ascoltare.

Fabrizio Villa, rispondendo alle domande dell’intervista ha detto che “Per raccontare un evento o descrivere una realtà in un reportage è essenziale aver saputo ascoltare, essere disposti anche a cambiare idea, a modificare le proprie ipotesi di partenza

Le immagini, accompagnate dall’armonia musicale, diligentemente scelta e appropriata, comunicano, parlano, scuotono, commuovono, convertono, e proprio per questo la comunicazione per immagine, tramite la fotografia, diventa eloquente lezione di vita, il messaggio che trasmette penetra nel cuore e produce un positivo cammino verso il bene, promuovendo una spinta morale ed una particolare attenzione verso i problemi sociali.

L’intervento di Emiliano Abramo, presidente della Comunità di S. Egidio catanese, ha indirizzato l’attenzione al temadell’accoglienza dei numerosi migranti, già dal 10 agosto del 2013, quando arrivarono a Catania i primi barconi di profughi, i quali hanno trovato accoglienza e attenzione grazie al servizio di carità offerto dai volontari della Comunità di S. Egidio.

 

La presidente del Comitato dei festeggiamenti in onore di S Agata, Cav. Mariella Gennarino, ha espresso viva ammirazione per il ricordo sempre toccante della festa solenne in onore di S Agata, comunicando che, superata la pausa forzata per la pandemia, ci si prepara alla festa estiva nel mese di agosto e si auspica che la festa di S Agata venga inserita nell’albo delle feste Unesco, patrimonio immateriale dell’umanità.

A conclusione dell’incontro, Don Giuseppe Longo, direttore dell’Ufficio per le Comunicazioni sociali della diocesi, ha ringraziato i relatori e quanti nel corso della settimana hanno contribuito alla diffusione dei valori significativi che vengono veicolati attraverso la carta stampata, i social, i video, i fumetti, le vignette, la fotografia e la musica.  

Sono questi gli strumenti della comunicazione che, se ascoltati con l’orecchio del cuore, producono positivi segni di benessere sociale, morale e culturale, per la costruzione di una rinnovata società civile.

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