Vaiolo scimmie, Oms: 9.200 casi, prossima settimana Comitato emergenza Infezioni rilevate in 63 Paesi, ‘dobbiamo lavorare per fermare trasmissione virus, implementare tracciamento’

Milano, 12 lug. (Adnkronos Salute) – “I casi di vaiolo delle scimmie sono ora 9.200 in 63 Paesi” nel mondo. “Il Comitato di emergenza per Monkeypox si riunirà di nuovo la prossima settimana ed esaminerà i trend” del contagio, “quanto sono efficaci le contromisure” adottate e “formulerà raccomandazioni su ciò che i Paesi e le comunità dovrebbero fare per affrontare l’epidemia”. Ad aggiornare il bilancio e tracciare le prossime mosse è il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, oggi durante il periodico briefing con la stampa. “Nel frattempo, prosegue un approccio su più fronti – spiega il Dg – L’Oms sta lavorando a stretto contatto con la società civile e la comunità Lgbtiq+, in particolare per affrontare lo stigma attorno al virus e diffondere informazioni in modo che le persone possano stare al sicuro. E poi continua a collaborare con Paesi e produttori per coordinare la condivisione dei vaccini, che attualmente scarseggiano. Infine, l’Oms continua a lavorare con Paesi ed esperti per portare avanti la ricerca e lo sviluppo. Sottolineo ancora una volta che dobbiamo lavorare per fermare la trasmissione del vaiolo delle scimmie e consigliare ai governi di implementare il tracciamento dei contatti per aiutare ad arginare il virus, nonché assistere le persone in isolamento”.

Related posts

Rischi Tac, radiologi: “Nessun allarme, serve appropriatezza” Magistrelli (Sirm), ‘quando clinicamente giustificato i benefici dell’esame superano largamente pericoli’

Da ortopedici decalogo per riconoscere e curare il ‘colpo della strega’ Sul mal di schiena il presidente Siot Randelli, ‘patologia molto frequente che di solito si risolve con riposo e antidolorifici’

Sicily Obesity Study, da igienisti progetto per dieta sana e attività fisica bimbi Presentato dalla Siti, ‘può essere modello intervento sanità pubblica esportabile su scala nazionale’