I rutti costano caro agli allevatori in Nuova Zelanda

(Adnkronos) – Il governo neozelandese ha confermato il piano di tariffazione del metano biogeno, che proviene principalmente dai rutti di mucche e pecore, un piano che ha suscitato le preoccupazioni delle associazioni agricole. Il governo ha reso noto il piano che, una volta introdotto nel 2025, renderà la Nuova Zelanda, grande esportatore di prodotti agricoli, il primo paese al mondo a far pagare agli agricoltori le emissioni prodotte dal bestiame, che, insieme alle altre prodotte dall’agricoltura, pesano quasi per la metà delle emissioni totali di gas serra. La Nuova Zelanda ha circa 10 milioni di bovini e 26 milioni di ovini.

Related posts

Farmaceutica, Confalone (Novartis): “Europa e Italia restino al passo con innovazione” ‘Semplificazione e leva fiscale per rendere il Paese più attrattivo’

Diabete, Centro Padre Nostro: “Con Vulnerabili mano tesa a pazienti invisibili”

Tumori, De Lorenzo (Favo): “Rendere innovazione attuale e applicabile in cura pazienti” ‘Implementare digitalizzazione e Ia per abbattere diseguaglianze in processi di presa in carico’