Prete (Unioncamere): “Blue economy, settore che conta oltre 220mila attività” Il presidente, sburocratizzazione e scarsità competenze criticità settore

Roma, 24 feb. (Adnkronos/Labitalia) – “L’Italia è un Paese bellissimo e di questo siamo fieri ma dobbiamo lavorare perché sia sempre più bello e sostenibile. Il tema della sostenibilità lo affrontiamo da tempo come camere di commercio che si sposa benissimo con il tema della blue economy che conta 220mila aziende che danno lavoro a quasi un milione di occupati ed è anche un’economia giovane. Infatti, nel settore ci sono oltre 21 mila imprese capitanate da giovani”. A dirlo Andrea Prete, presidente Unioncamere, in occasione degli Stati generali delle Camere di commercio sull’Economia del Mare. “La blue economy – sottolinea – coinvolge più ambiti: turismo, pesca, industria, porti, cantieristica nautica”.”Importante – fa notare – guardare alle infrastrutture come i porti che sono strutture importantissime ma pensare che per dragarne uno servano anni. Per questo serve sburocratizzare il settore e come sistema camerale siamo impegnati per la semplificazione perché vogliamo portare al governo un book sulle esigenze delle imprese. Un’altra esigenza è quella legata alle competenze puntando sugli its prevedendo l’assunzione prima di completare il percorso formativo”.

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