Utero in affitto: ginecologi, ‘tema complesso, legge aiuterebbe’ Viora (Aogoi), ‘normare permetterebbe più trasparenza e meno rischi di diseguaglianze o abusi’

Roma, 17 mar. (Adnkronos Salute) – La maternità surrogata, vietata in Italia, ma legale in altri Paesi, “è un tema controverso e complesso. Non si tratta di una procedura semplice né sul piano tecnico né su quello bioetico. Per questo sarebbe di grande aiuto una legge che permetterebbe più trasparenza e meno rischi anche di sfruttamento o di abusi che possono essere legati alle diseguaglianze economiche tra chi richiede la procedura e le donne che portano avanti la gravidanza”. Così all’Adnkronos Salute Elsa Viora, past presidet dell’Associazione dei ginecologi italiani Aogoi, intervenendo nel dibattito di questi giorni sulla gestazione per altri, con le proposte della maggioranza di rendere illegale la pratica per gli italiani anche quando si fa all’estero. “Questa pratica non coinvolge solo gli aspetti medici – precisa la specialista – ma anche, e forse anche di più, quelli etici e sociali. Sul piano professionale ci pone dei dubbi perché si tratta di far pesare, con una decisione preventiva, su una donna tutti i rischi delle procedure di fecondazione assistita, di una gravidanza e di un parto senza che questa abbia un figlio. Ci sono quindi davvero molti nodi etici da sciogliere”. Sul piano medico, poi, “talvolta vediamo che questa procedura viene presentata come semplice. Ma non è così – puntualizza Viora – Ci sono tutte le problematiche, oltre la gravidanza e il parto, di una fecondazione medicalmente assistita, con le possibilità di successo o insuccesso insite. Serve quindi spiegare anche che nulla è semplice”. In questo quadro complesso “sarebbe di grande utilità” una legge, rimarca ancora la ginecologa, perché “tutto ciò che non è normato, in particolare nelle procedure che coinvolgono la salute, può creare dei problemi perché si lascia libero spazio a una situazione di anarchia, disuguaglianze e possibilità di abusi”.

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