Oms: “Oggi metà popolazione mondiale è a rischio Dengue”

Milano, 5 apr. (Adnkronos Salute) – “L’incidenza delle infezioni causate da arbovirus – come Dengue, Zika e Chikungunya – è cresciuta notevolmente in tutto il mondo negli ultimi decenni. Circa la metà della popolazione mondiale è ora a rischio di Dengue, con un numero stimato in 100-400 milioni di infezioni che si verificano ogni anno”. E’ il quadro tracciato dall’Organizzazione mondiale della sanità che oggi fornisce un aggiornamento sulla situazione di queste malattie, che si diffondono dalle zanzare alle persone e “stanno causando un numero crescente di focolai in tutto il mondo, con il cambiamento climatico, la deforestazione e l’urbanizzazione che sono alcuni dei principali fattori di rischio”. Fattori di rischio “che consentono alle zanzare di adattarsi meglio ai nuovi ambienti e di diffondere ulteriormente a livello geografico il rischio di infezione, anche nella regione europea”.Tutte le popolazioni nelle aree in cui sono presenti i vettori delle zanzare sono a rischio, avverte l’Oms, “ma l’impatto è maggiore tra le persone più vulnerabili, per le quali i programmi per le malattie arbovirali non dispongono di risorse sufficienti per rispondere ai focolai. Ecco perché l’Oms – si legge in una nota – ha lanciato l’anno scorso la Global Arbovirus Initiative che mira ad affrontare gli arbovirus emergenti e riemergenti con potenziale epidemico e pandemico, concentrandosi sul monitoraggio del rischio, la prevenzione pandemica, la preparazione, il rilevamento e la risposta, e la costruzione di una coalizione di partner”.

Related posts

Turismo, in Alabama viaggio sul cammino dei diritti civili nell’anno di un doppio giubileo Nel 2025 due importanti anniversari ricordano la lotta degli anni ’50-’60 contro la segregazione degli afro-americani che si può ripercorrere da Montgomery a Birmingham passando per Atlanta

Tumore alla prostata, dall’Asco novità nelle terapie dei casi più gravi Presentati a Chicago i risultati di studi su miglioramento qualità di vita grazie a darolutamide e alla combinazioni terapeutica a base di radio-223 dicloruro in pazienti con metastasi alle ossa

Tumori, Aurigemma (Regione Lazio): “Sensibilizzare tutti gli attori del percorso terapeutico”