Fiere, Santanchè: “in post-pandemia numeri boom, centrali per turismo ma serve fare squadra”

Roma, 7 giu. (Adnkronos/Labitalia) – “Oggi festeggiamo il vostro 40esimo che è importante, più di altri compleanni. Durante la pandemia dicevano che le fiere erano finite… c’hanno preso male perchè dopo la pandemia i numeri delle fiere sono esplosi. E quindi oggi è chiaro che la tecnologia è in complemento non può essere una sostituzione. La fiera ha nel suo core il rapporto fisico che c’è tra le persone, nello stringere le mani, nel vedere e toccare i prodotti che si espongono”. Lo ha detto il ministro per il Turismo, Daniela Santanchè, intervenendo al Tempo di Adriano a Roma all’evento per i 40 anni di Aefi, l’associazione delle fiere italiane. “Da ministro del turismo -ha sottolineato Santanchè- posso dire che le fiere sono un segmento importante per il turismo non solo per la promozione del territorio ma anche perchè vengono fatte in periodi dell’anno non centrali per il turismo e quindi aiutano a destagionalizzare. E poi la nostra sfida è aumentare la qualità del nostro turismo e chi viene a visitare le fiere è il turista che ha la spesa più alta. E noi dobbiamo cercare di aumentare proprio la quota di spese che il turista lascia sui territori”, ha sottolineato. E secondo Santanchè sulle fiere “va fatto uno sforzo in più per internazionalizzare, e allora dobbiamo anche sapere fare meglio e di più squadra. L’auspicio che vi faccio è quindi lavorare e di più e meglio di squadra. Fare qualche rinuncia e avere la capacità di guardare il grande obiettivo per il vostro settore e per il Paese. E se lo farete non avrete competitor perché siete i più bravi”, ha concluso.

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