Estate: celiachia, i gelati non sono più un piacere proibito La community CeliachiaFacile spiega quali accorgimenti seguire nelle gelaterie gluten-free e non

Roma, 10 ago. (Adnkronos Salute) – Chi soffre di celiachia non deve rinunciare al gelato, un piacere che durante i caldi giorni estivi si concede chiunque, goloso o meno che sia. Un mito che bisogna sfatare però, è che il glutine muore con il freddo. “Per fortuna è una convinzione che sta sparendo – assicura Michele Mendola, fondatore della community CeliachiaFacile, nata proprio per aiutare chi soffre di intolleranza al glutine a affrontare la vita di tutti i giorni – Se vengono usati ingredienti con glutine per preparare il gelato, il celiaco non lo potrà mangiare. Però sono sempre più numerose le gelaterie italiane gluten-free, e potendo scegliere meglio optare per queste. È possibile andare anche nelle altre, ma in questo caso occorre seguire qualche accorgimento in più”.Sono sempre di più le gelaterie che offrono prodotti dedicati a chi ha delle intolleranze, nonostante questa sensibilità richieda un certo impegno. I titolari di gelaterie, come tutti i ristoratori – si legge in una nota – devono infatti frequentare un apposito corso di formazione che viene organizzato dalle Asl. E devono modificare la certificazione Haccp, aggiungendo un capitolo dedicato ai cibi senza allergeni che somministrano e alla procedura che seguono per garantire il consumatore. “Non sono competenze che si possono improvvisare – sottolinea Mendola – oltre a conoscere quali alimenti contengono gli allergeni, nel caso della celiachia il glutine, è necessario soprattutto scongiurare il rischio di contaminazioni. Ovvero, evitare che un cibo senza glutine venga poi accidentalmente in contatto con altri che lo contengono e quindi diventi dannoso per chi è intollerante”.Anche se la gelateria non ha seguito questo iter, chi soffre di celiachia può comunque assaggiare un gelato. Ma deve rispettare qualche accortezza in più. “La prima è di dire che si ha questa intolleranza, e chiedere la collaborazione di chi ci serve – osserva Mendola – Il rischio maggiore sono le contaminazioni, il gelataio ad esempio deve avere l’accortezza di usare una paletta pulita. O se su una vaschetta di gelato possono essere cadute delle briciole di cialda, allora meglio scegliere un gusto diverso. Le cialde dei coni, infatti, devono essere senza glutine, e vengono sigillate una ad una. Se la gelateria non le ha, allora bisogna scegliere la coppetta”. Per quanto riguarda i gusti, poi, “molte gelaterie usano dei preparati che vengono forniti dalle grandi industrie dolciarie, e questi preparati sono senza glutine. Poi però le gelaterie aggiungono altri ingredienti per creare i vari gusti, e a quel punto potrebbero usare dei prodotti (come biscotti, pan di Spagna o cookies) che hanno il glutine. Ovviamente sono gusti che il celiaco deve evitare”. Le gelaterie artigianali, invece, “non usano questi preparati, e partono direttamente dalle materie prime – aggiunge il fondatore di CeliachiaFacile – In questo caso il miglior consiglio è quello di chiedere al gelataio. Queste gelaterie però sono anche quelle che stanno più attente a evitare contaminazioni. Se non altro per non alterare le proprietà organolettiche di ciascun gusto”.I celiaci non devono rinunciare nemmeno ai gelati confezionati, anche in questo caso basta stare attenti a cosa si sceglie. “Chiaramente bisogna evitare i coni o gli altri gelati che hanno le cialde – spiega Mendola – Ma poi ci sono tantissimi tipi di gelato che vengono fatti solo con ingredienti senza glutine. In questo caso la scelta è veramente ampia, ma se si hanno dei dubbi basta leggere l’etichetta in cui vengono sempre evidenziati gli ingredienti allergenici”. E per gli amanti della granita? “La granita in sé non ha glutine. Se la si mangia con la brioche, allora bisogna usarne una gluten-free. Ma ormai esistono anche quelle”, conclude.

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