Medici Pronto soccorso, ‘basta botti di Capodanno, occhi e mani ad alto rischio’ ‘Il frutto di una notte di stupidità rimane per tutta la vita. Non vanno usati per far divertire i bambini’

Roma, 19 dic. (Adnkronos Salute) – E’ iniziata la corsa all’acquisto dei botti di Capodanno, dai nomi più assurdi e dalla forza esplosiva sempre più pericolosa. La notte che festeggia l’arrivo del nuovo anno, al risveglio lascia sul campo un bollettino di feriti e, purtroppo anche morti: nel passaggio 2022-2023 fortunatamente non c’è stato nessuno decesso ma 190 feriti, secondo i dati della Polizia, con un calo dei feriti gravi con prognosi superiore ai 40 giorni. La speranza è che anche il prossimo 31 dicembre il trend venga confermato. “Come ogni anno avvicinandosi il Capodanno aumenta l’apprensione e il timore per quello che succederà durante la notte con botti, razzi e fuochi d’artificio vari. Naturalmente l’appello è alla massima attenzione, le lesioni più frequenti sono quelle delle mani e degli occhi che sono sempre fortemente invalidanti”. L’appello arriva da Fabio De Iaco, presidente della Simeu, la Società italiana di Medicina d’emergenza-urgenza, che fa il punto per l’Adnkronos Salute. “Il frutto di una notte di stupidità rimane per tutta la vita – rimarca -. Il 31 dicembre serve particolare attenzione ai bambini, i botti non vanno usati per far divertire i piccoli perché hanno una percezione del rischio inferiore e questo aumenta il pericolo se si coinvolgono quando l’adulto usa i fuochi d’artificio”. Le lesioni da botti non si registrano solo la notte di Capodanno ma anche nei giorni successivi e coinvolgono di frequente i bambini che, trovando un petardo inesploso a terra, lo raccolgono. Questi incidenti non riguardano solo chi maneggia i fuochi d’artificio, ma spesso rimangono ustionati anche parenti e amici. I medici d’emergenza sono i primi ad intervenire nei casi di lesioni o gravi ustioni che arrivano in Pronto soccorso anche in ambulanza, frutto di botti che hanno coinvolto anche ragazzini. “Diventa triste poi incontrare, come mi è successo qualche giorno fa – racconta De Iaco – un ventenne molto in gamba e molto attivo ma senza tre dita della mano destra perché da bambino gli è scoppiate un petardo in mano. Sono errori e stupidità che diventano poi eterne per una persona”.

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