Nuove tariffe per esami e visite, possibile rinvio a luglio Sumai-Assoprof, ‘sappiamo che si sta lavorando per risolvere il problema, sono impegnati il ministero della Salute e le Regioni’

Roma, 27 feb. (Adnkronos Salute) – Non sembra ancora trovare la quadra il nuovo tariffario del Ssn per esami e visite, che doveva entrare in vigore il 1 gennaio e poi è stato rinviato al primo aprile. Sembra anzi molto concreta la possibilità di un rinvio a luglio. Ma facciamo un passo indietro. Le nuove tariffe, che stabiliscono i rimborsi che ambulatori, laboratori e centri privati accreditati ricevono per gli esami, fino alle Tac e alle risonanze, sono al centro da mesi di una polemica tra ministero della Salute, Regioni e i rappresentati del settore che lamentano un taglio insostenibile delle attuali tariffe. “Sappiamo che si sta lavorando per risolvere il problema del nuovo tariffario, sono impegnati il ministero della Salute e le Regioni. Ci potrebbe essere uno slittamento a luglio”, spiega all’Adnkronos Salute Antonio Magi, segretario generale del Sumai-Assoprof (Sindacato unico medicina ambulatoriale italiana e professionalità dell’area sanitaria). “Qui c’è un nodo di fondo che forse alcuni non hanno compreso – continua il segretario – la sanità costa uguale nel privato e nel pubblico. C’è un problema di sostenibilità delle nuove tariffe, se una visita oculistica viene pagata circa 20 euro credo che ci sia un problema per un’azienda privata nell’erogare la prestazione visto che deve pagare lo specialista e coprire le spese per la struttura. Al medico gli diamo 5 euro? – rimarca Magi – Non si può scendere al di sotto di alcune soglie, ci rimettiamo tutti, anche la sanità pubblica e i cittadini”.

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