Bebe Vio ed Emanuele Lambertini a ingegneri clinici: “Siate al nostro fianco” I due atleti paralimpici al convegno Aiic, ‘rinnovare tariffario protesi e ausili per migliore qualità di vita’

Roma, 17 mag. (Adnkronos Salute) – La tecnologia permette di vivere una vita bella, dignitosa, coraggiosa e stimolante anche in situazioni di forte disabilità. L’hanno testimoniato Bebe Vio ed Emanuele Lambertini, atleti paralimpici dal lunghissimo curriculum di vittorie e medaglie nell’ambito della scherma. Bebe ed Emanuele hanno portato davanti alla platea del 24esimo Convegno dell’Associazione italiana ingegneri clinici (Aiic), in corso a Roma, un’esperienza contagiosa di vitalità e coraggio, anche raccontando gli scopi e le attività della fondazione Art4Sport, che ha come obiettivo quello di avviare bambini e giovani con disabilità verso lo sport come terapia di recupero fisico e psicologico.”Tantissimi giovani e meno giovani italiani – hanno ricordato i due campioni paralimpici – sono in attesa dell’aggiornamento del Nomenclatore tariffario che stabilisce le modalità di fornitura di ausili e protesi per disabili a carico del Servizio sanitario nazionale. Ciò significa che migliaia di persone che hanno bisogno di protesi, carrozzine e deambulatori per poter vivere una vita migliore non hanno accesso gratuitamente alle soluzioni migliori e più avanzate, ma solo a modelli di base, semplici e spesso di progettazione particolarmente vecchia e superata. Il messaggio che lanciamo da qui – hanno proseguito Bebe ed Emanuele – e su cui desideriamo coinvolgere l’Associazione degli ingegneri clinici è semplice: muoviamoci tutti insieme affinché le Istituzioni procedano velocemente al rinnovo del nomenclatore per assicurare tramite il Ssn a migliaia e migliaia di italiani una quotidianità di vita degna e dignitosa”.Durante il loro intervento, i due atleti – che hanno raccontato la loro esperienza personale di “convivenza” con le tecnologie – hanno anche lanciato un invito agli ingegneri clinici, soprattutto a quelli che operano nell’ambito della progettazione protesica: “Cercate sempre di pensare e progettare mettendovi nei panni dei giovani che utilizzeranno le protesi e chiedetevi: come possiamo aiutare queste persone con disabilità a vivere la vita che vogliono vivere?”. Intervenendo al termine della sessione, Umberto Nocco, presidente Aiic e Lorenzo Leogrande, presidente del convegno, hanno confermato che l’Associazione si prenderà l’impegno di far arrivare i due messaggi – attenzione alla fase progettuale e rinnovo del nomenclatore tariffario – ai propri iscritti e ai vertici del ministero della Salute. Un messaggio almeno in parte già raccolto da Americo Cicchetti, direttore generale Programmazione presso il ministero della Sanità, che è direttamente coinvolto nella gestione dei Lea (Livelli essenziali di assistenza) che, presente in sala, si è fatto carico della richiesta riguardante il rinnovo del nomenclatore.Il messaggio di Bebe Vio ed Emanuele Lambertini si inserisce in un Convegno sul tema dell’ecosistema digitale in sanità con un dialogo aperto tra esperti e rappresentanti istituzionali, tra gli altri Filippo Anelli, Fnomceo; Fernanda Gellona, Confindustria Dispositivi medici; Chiara Sgarbossa, politecnico Milano; Laura Patrucco, Assd; Andrea Giovagnoni, Sirm; Elena Sini, Himss e di ingegneria come Domenico Perrini, Consiglio nazionale ingegneri; Enrica Porcari, Cern e Ilaria Cinelli, ingegnere biomedico aerospaziale.

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