La questione meridionale e l’invadenza delle macchine e della tecnologia nelle nostre vite in un’opera sagace e distopica “La Fantarca”, di Giuseppe Berto, scrittore drammaturgo e sceneggiatore italiano (Mogliano Veneto, 27 dicembre 1914 – Roma, 1º novembre 1978)A Casa Berto a Capo Vaticano in Calabria, l’8 settembre, presentazione della riedizione del volume. Tra i relatori gli scrittori Diego De Silva e Pierfranco Bruni
Capo Vaticano, Calabria. Casa Berto. Eventi europei Giuseppe Berto. L’8 settembre 2024 chiusura del festival celebrativo dello scrittore, drammaturgo e sceneggiatore italiano (Mogliano Veneto, 27 dicembre 1914 – Roma, 1º novembre 1978), promosso dalla figlia Antonia e da Marco Mottolese. All’evento, la presentazione della riedizione de “La Fantarca” di Berto, opera con la quale l’autore esce dai propri schemi e da quelli dell’epoca e scrive un sagace, oltre che visionario, testo distopico che, con ironia e maestria letteraria, affronta problematiche ancora oggi irrisolte, come la questione meridionale e l’invadenza delle macchine e della tecnologia nelle nostre vite.
A parlarne, tra gli altri, lo scrittore Diego De Silva, che firma la prefazione alla riedizione, e Pierfranco Bruni *, Presidente della commissione per la nomina della Capitale del libro 2024. Seguirà la proiezione dell’omonima opera musicale che Roman Vlad trasse per la Rai nel 1966, con i testi di Berto che dal suo romanzo, ricavò la riduzione cinematografica.
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