Internisti, ‘con crollo termico attenzione a pressione, cuore e articolazioni’ Sesti (Simi), ‘dal caldo al freddo problemi anche per chi ha disturbi dell’apparato muscolo-scheletrico’

Roma, 4 set. (Adnkronos Salute) – Gli sbalzi temici “fanno male alla salute perché il nostro organismo ha bisogno di tempo per adattarsi alle condizioni climatiche. Se fino a ieri avevamo un caldo torrido e la pressione arteriosa più bassa, il crollo delle temperature, in alcuni casi anche di 10 gradi, comporta una vasocostrizione e la pressione arteriosa aumenta. Quindi, tutti i soggetti cardiopatici e ipertesi che in estate avevano ridotto i farmaci per l’ipertensione devono rivedere la terapia con il proprio medico e tornare ai dosaggi pre-estivi”. Così all’Adnkronos Salute Giorgio Sesti, presidente Simi, Società italiana di medicina interna. Ovviamente “gli alti e bassi termici che stanno caratterizzando queste ultime giornate estive sono alla base di tutti i fenomeni da raffreddamento – spiega Sesti – con un aumento del rischio di infezioni delle vie aeree superiori. A farne le spese i soggetti con patologie respiratorie e cardiopatici”. Da non sottovalutare “le persone con problemi osteo-articolari perché con le basse temperature dolori, disturbi e infiammazioni all’apparato muscolo-scheletrico peggiorano”, sottolinea lo specialista. Quindi per prima cosa “devono abbigliarsi in modo congruo e fare ginnastica”. Una raccomandazione che vale per tutti, “anche per chi fa sport all’aria aperta: indossare sempre indumenti adeguati per il periodo”, conclude.

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