Sostenibilità: materie prime critiche, la road map di Iren

Roma, 6 nov. (Adnkronos) – “Le materie prime critiche sono essenziali perché più di un terzo del Pil italiano dipende direttamente o indirettamente dalle materie prime critiche”. Così Luca Dal Fabbro, presidente di Iren, a margine della presentazione della ‘Roadmap italiana per le materie prime critiche’, evento Iren a Ecomondo 2024, per illustrare i risultati dell’ultimo studio, realizzato in collaborazione con The European House Ambrosetti, sulle strategie per sostenere la competitività industriale del Paese a partire dalle opportunità offerte, appunto, dalle Materie Prime Critiche.Secondo l’analisi, con 1,2 miliardi di euro di investimenti, l’Italia può ridurre la dipendenza dall’estero per le materie prime critiche di quasi un terzo, generando oltre 6 miliardi di euro di valore aggiunto per la filiera al 2040. “Dobbiamo guardare all’importazione di queste materie con grande attenzione – osserva – Il nostro sistema economico è più resiliente quando noi siamo in grado di garantire l’approvvigionamento di questi materiali che influenzano per un terzo il Pil nazionale. Iren in tutto questo si candida ad essere l’operatore principale di riferimento per il recupero dai rifiuti di questi materiali critici”. “Lo facciamo, oltre che con degli studi, siamo gli unici ad aver presentato due studi sul tema negli ultimi due anni, anche con la costruzione e l’avvio del primo impianto di recupero di materiali critici, ad Arezzo l’11 dicembre, dai rifiuti elettrotecnici. Produrremo all’anno, ad esempio, circa 200 chilogrammi di oro, una quantità importante, nickel, rame, palladio. E’ un impianto che diventerà strategico e che sarà l’inizio di una nuova strategia di Iren nella raccolta, valorizzazione ed estrazione di metalli o di materiali critici che devono essere utilizzati per l’industria e la nostra manifattura”, aggiunge. Anche la finanza verde al centro dell’attenzione della multiutility. “Noi abbiamo emesso a gennaio di quest’anno un Green Bond da 500 milioni che è andato molto bene, con dei tassi molto interessanti, che ci ha totalmente soddisfatto dal punto di vista economico e riteniamo che sia uno strumento utile per finanziare la crescita di un’impresa che vuole investire nel sostenibile – spiega Dal Fabbro – Gli investitori sono sempre più sensibili ad investimenti Esg e noi abbiamo una strategia molto legata alla sostenibilità, all’economia circolare, all’economia rigenerativa. Quindi siamo assolutamente in linea e coerenti con questo tipo di investitori e l’emissione di un Bond Green ci vede oltre che totalmente coerenti con questo, anche molto interessati a sviluppare ulteriormente questo tipo di attività finanziaria”. Il Gruppo Iren è presente a Ecomondo, la manifestazione di riferimento per la transizione ecologica e l’economia circolare, fino all’8 novembre al Quartiere Fieristico di Rimini. Per l’edizione 2024 dell’evento, sono diverse le iniziative realizzate dal Gruppo Iren, a testimonianza dell’impegno verso la sostenibilità, traguardo primario del Piano Industriale al 2030. Al centro del palinsesto, tematiche come l’educazione ambientale, il riciclo dei rifiuti e le materie prime critiche, anche con l’ausilio dell’arte e della creatività.

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