Il mio Brasillach non è soltanto uno scrittore. Non è soltanto il costruttore di un pensiero. Non è soltanto il cattolico che scrive i salmi e si pone in orante devozione.
È soprattutto il diario di una generazione. Il diario di una giovinezza. Il diario di una profonda coerenza. Il suo diario sarebbe potuto essere anche il mio.
Il 2025 è l’anno di Robert Brasillach. Lo scrittore francese, 36 anni, fucilato il 6 febbraio del 1945.
Uno scrittore e un poeta tra la grecità e il religioso. Oltre la storia. Dopo Kafka e Camus Pierfranco Bruni pone al centro Brasillach…Brasillach 1945 – 2025.
…
Pierfranco Bruni. Robert Brasillach
Vita, letteratura e filosofia
RaiCultura
Pierfranco Bruni. Robert Brasillach
Nel video Pierfranco Bruni ricorda lo scrittore francese Robert Brasillach (Perpignano, 31 marzo 1909 – Arcueil, 6 febbraio 1945) a ottant’anni dalla scomparsa.
Guarda il video ⬇️
Pierfranco Bruni è nato in Calabria.
Archeologo direttore del Ministero Beni Culturali, presidente del Centro Studi “Grisi” e già componente della Commissione UNESCO per la diffusione della cultura italiana all’estero.
Nel 2024 Ospite d’onore per l’Italia per la poesia alla Fiera Internazionale di Francoforte e Rappresentante della cultura italiana alla Fiera del libro di Tunisi.
Per il Ministero della Cultura è attualmente:
• presidente Commissione Capitale italiana città del Libro 2024;
• presidente Comitato Nazionale Celebrazioni centenario Manlio Sgalambro;
• segretario unico comunicazione del Comitato Nazionale Celebrazioni Eleonora Duse.
È inoltre presidente nazionale del progetto “Undulna Eleonora Duse”, presidente e coordinatore scientifico del progetto “Giacomo Casanova 300”.
Ha pubblicato libri di poesia, racconti e romanzi. Si è occupato di letteratura del Novecento con libri su Pavese, Pirandello, Alvaro, Grisi, D’Annunzio, Carlo Levi, Quasimodo, Ungaretti, Cardarelli, Gatto, Penna, Vittorini e la linea narrativa e poetica novecentesca che tratteggia le eredità omeriche e le dimensioni del sacro.
Ha scritto saggi sulle problematiche relative alla cultura poetica della Magna Grecia e, tra l’altro, un libro su Fabrizio De André e il Mediterraneo (“Il cantico del sognatore mediterraneo”, giunto alla terza edizione), nel quale campeggia un percorso sulle matrici letterarie dei cantautori italiani, ovvero sul rapporto tra linguaggio poetico e musica. Un tema che costituisce un modello di ricerca sul quale Bruni lavora da molti anni.
@Riproduzione riservata