Papa: Vaia, ‘ci manda un messaggio forte, cronicità-disabilità non è un limite’ ‘Sta a noi preservare e potenziare un Ssn che ha capacità di curare e guarire’

Roma, 7 apr. (Adnkronos Salute) – “Questo Papa, con l’immagine di un paziente cronico sofferente, non nasconde la sua fragilità, anzi la evidenzia. Con la sua sedia a rotelle ed i naselli per evitargli la fame d’aria, manda un messaggio esplicito, forse il più forte di questo pontificato: la malattia è parte della nostra esistenza, si può guarire e la cronicità con la connessa disabilità non è un limite”. Così all’Adnkronos Salute Francesco Vaia, componente dell’Autorità garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità, interviene su quanto accaduto ieri in piazza San Pietro quando Papa Francesco è sbucato all’improvviso sul sagrato vaticano sulla sedie a rotelle. “Lui continuerà infatti a fare il Papa e tutte le persone con disabilità possono e devono permettersi tutto. Un grande messaggio di speranza”, osserva Vaia. “Sta a noi come sistema Paese – sottolinea – rendere la società inclusiva, sta a noi preservare e potenziare un servizio sanitario che ha capacità di curare e guarire ed un personale sanitario sempre più qualificato. Facciamo di tutto per premiarlo di più ed evitiamo che vada fuori. Non abbiamo bisogno di eroi, ma di professionisti competenti al servizio della persona”.

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