Sanità: UAP, no a commistione attività estetica e medicina in farmacia

Uap: La commistione delle  attività di estetica e medicina estetica  esercitate all’interno della stessa farmacia e nei medesimi ambienti, senza alcuna separazione strutturale, autorizzativa e funzionale, rappresenta un pericolo per la salute dei cittadini e un’intollerabile violazione delle regole.

Roma, – “È stato segnalato che in diverse farmacie si esercitino contemporaneamente attività di estetica e medicina estetica, per di più nei medesimi locali. L’Unione Nazionale Ambulatori, Poliambulatori, Enti ed Ospedalità Privata (UAP), che rappresenta oltre 27.000 strutture sanitarie private, esprime la massima preoccupazione per questa tendenza che viola apertamente la normativa vigente in materia sanitaria e professionale”. Lo si legge in una nota della stessa UAP. “L’attività di estetica è regolata dalla Legge n. 1/1990 e può essere svolta esclusivamente in locali appositamente autorizzati e conformi ai requisiti igienico-sanitari regionali. La medicina estetica, invece, è a tutti gli effetti una prestazione sanitaria, riservata a medici qualificati, da erogarsi in strutture sanitarie che rispettino i requisiti previsti dal D.P.R. 14 gennaio 1997, n. 592 (ex D.Lgs. 502/1992) – prosegue il comunicato -. La commistione delle due attività, esercitate all’interno della stessa farmacia e nei medesimi ambienti, senza alcuna separazione strutturale, autorizzativa e funzionale, rappresenta un pericolo per la salute dei cittadini e un’intollerabile violazione delle regole. Tali attività richiedono infatti ambienti distinti, personale specificamente formato e impianti tecnici adeguati, oltre che autorizzazioni sanitarie specifiche. UAP denuncia che l’assenza di controlli sistematici e l’ambiguità della nozione di ‘farmacia dei servizi’ hanno favorito comportamenti elusivi, inducendo molti cittadini in errore e spingendoli a credere che tutto ciò che si svolge all’interno di una farmacia sia automaticamente legittimo e sicuro. UAP invita le autorità sanitarie competenti ad avviare con urgenza verifiche ispettive presso tutte le farmacie che promuovano trattamenti estetici o medico-estetici, accertando la sussistenza dei requisiti normativi e adottando, ove necessario, i provvedimenti sanzionatori previsti dalla legge. La tutela della salute pubblica e il rispetto delle norme sanitarie devono prevalere su ogni logica commerciale. UAP chiede che sia riaffermato con fermezza il principio secondo cui nessuna attività sanitaria o estetica può essere svolta in deroga agli standard di sicurezza e professionalità previsti dalla normativa nazionale”.

 

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