Università Tor Vergata di Roma presenta l’esperienza delle Onde Theta nel cinema con il Monaco che vinse l’Apocalisse

Un viaggio tra neuroscienze e spiritualità attraverso il linguaggio cinematografico. A Tor Vergata, il film Il Monaco che vinse l’Apocalisse svela il potere delle Onde Theta nella trasformazione della coscienza e nella guarigione interiore.

 

Università Tor Vergata di Roma presenta l’esperienza delle Onde Theta nel cinema con il Monaco che vinse l’Apocalisse Che cosa sono le Onde Theta e come agiscono nell’uomo mentre si vive l’esperienza di un film al cinema? Se non è un effetto sonoro, allora come possono queste onde cerebrali agire su dimensioni più sottili dell’essere umano per migliorare la nostra vita interiore? Queste e altre domande saranno oggetto dell’evento che si terrà venerdì 30 maggio, alle ore 16:00 all’Università Tor Vergata di Via Columbia n. 1 – Roma (Aula P10), con l’introduzione del Direttore del Master in Sonic Arts Prof. Giovanni Costantini, insieme al regista e produttore Jordan River e con la partecipazione del Prof. Bruno Gioffré, che in tale occasione presenterà in anteprima alcuni materiali scientifici preparatori delle Onde Theta utilizzate nel film. Si tratta della prima esperienza nell’utilizzo delle Onde Theta nel cinema con la produzione del film “Il Monaco che vinse l’Apocalisse” diretto da Jordan River.

Non solo, ma è il primo film italiano girato in 12K, nonché primo film in assoluto che si ispira all’apocalisse descritta da Gioacchino da Fiore, grande personaggio della cultura italiana.

«Gioacchino, che, anche se scrive in latino, è il primo pensatore italiano, cioè inaugura la tradizione della cultura e del pensiero italiano[…] e che poi avrà traduzioni diverse, con Giambattista Vico, con Benedetto Croce eccetera», come ci spiega Andrea Tagliapietra (scrittore nonché ordinario di Storia della filosofia all’Università Ca’ Foscari di Venezia). Dopo essere uscito nei cinema italiani a dicembre 2024 suscitando interesse e curiosità ed essere stato recentemente presentato in USA al TCL Chinese Theatre di Hollywood, il film ancora prosegue il suo cammino nelle sale italiane con diverse proiezioni speciali sul territorio nazionale, alcune delle quali legate al Giubileo, che durerà fino a dicembre 2025.

«Nel film “Il Monaco che vinse l’Apocalisse” mi sono occupato della realizzazione delle frequenze sonore di particolari onde cerebrali per evidenziare il lato spirituale e mistico del protagonista Joachim, ovvero Gioacchino da Fiore » ha dichiarato l’esperto di soundscape Bruno Gioffrè, che oltre a essere Docente e Dottore di Ricerca in diverse Università, tra cui a Tor Vergata di Roma, è anche autore Mondadori con oltre 40 pubblicazioni. Ricordiamo che Gioacchino da Fiore è stato un esegeta rivoluzionario vissuto nel XII secolo, per molti un profeta che, sostenuto da ben tre Pontefici, riuscì a decifrare i significati nascosti dell’Apocalisse di Giovanni (o Libro della Rivelazione) e a scriverne l’interpretazione. Questo anche grazie alle sue esperienze mistiche tra estasi e visioni oniriche. Ecco allora l’idea geniale del regista che ha visto nei suoni binaurali un’opportunità in più per coinvolgere lo spettatore in modo differente rispetto alla semplice visione di film a cui siamo comunemente abituati.«Questa pellicola non è soltanto un film, ma anche un’esperienza interiore capace di agire positivamente nel nostro subconscio. Del resto, ogni film, con la propria creatività, trasmette negli spettatori degli “engrammi”, delle tracce mnemoniche, delle informazioni e degli stimoli neurosensoriali – ha spiegato il regista e produttore Jordan River. Noi, proprio grazie anche ai temi inconsueti di questo film, abbiamo avuto il privilegio di trattare alcune esperienze metafisiche, nonché la morte, il sogno e la vita oltre la vita.

In alcune scene del film attraverso le Onde Theta abbiamo potuto migliorare gli strumenti sensoriali per favorire alcuni stati mentali particolari che vive il protagonista come l’introspezione, il rilassamento, la meditazione, la creatività e l’intuizione. Abbiamo così dato vita a un viaggio interiore e a un crescendo di tensione e di rivelazioni inedite, in un’esperienza multisensoriale unica», ha concluso il regista.

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