Università, Polimeni: “In materie Stem poche ragazze ma più brillanti” La rettrice, ‘Sapienza in prima linea per favorire le donne nella scienza ma bisogna ancora lavorare sugli stereotipi’

Roma 20 mag. (Adnkronos Salute) – “Nelle discipline Stem le ragazze sono più brillanti, ma ancora poche. Come ateneo siamo in prima linea per favorire le donne nella scienza, ma c’è ancora molto da fare, bisogna ancora lavorare sugli stereotipi”. Lo ha detto questa mattina la rettrice della Sapienza Università di Roma, Antonella Polimeni, in occasione della cerimonia in cui è stata svelata alla Sapienza la scultura ‘Urania’s passion’ di Lorenzo Quinn, simbolo del progetto ‘Investing for future. Donne e Steam: da gap a plus’, promosso da Msd Italia con il patrocinio dell’ateneo romano. “Come ateneo – ha aggiunto – abbiamo posto in essere azioni e strumenti per incentivare la componente femminile dei corsi Stem, intervenendo in primo luogo sull’offerta formativa, istituendo corsi trasversali e transdisciplinari che siano centrati su temi di interesse strategico come quelli dell’innovazione e dell’alta tecnologia e attraverso iniziative mirate, come #100ragazzeStem che ha previsto l’assegnazione di 100 borse di studio triennali alle studentesse meritevoli fuori sede che si iscrivano a un corso di laurea Stem”.Per la rettrice “il bilancio a oggi è positivo e in crescita. I nostri dati evidenziano il primato delle ragazze Stem tra le laureate in corso, sia a livello di lauree triennali che in quello delle specialistiche rispetto ai loro colleghi maschi, confermando un ottimo andamento per i tempi in cui raggiungono il diploma, ma anche per i voti finali di laurea che ottengono”. Nonostante questi numeri, “la presenza femminile è ancora troppo bassa rispetto a quella maschile e indubbiamente siamo ancora lontani dal raggiungimento di una completa parità di genere”, ha concluso.

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