Salesiani di Sicilia: una fraternità che cammina con i giovani

Ex allievi al Don Bosco Ranchibile di Palermo. Una riflessione condivisa in un convegno in linea alla formazione congiunta tra Salesiani e laici. Don Arnaldo Riggi:“La fede si rafforza donandola”. Sintesi efficace, promotrice di nuove opere a favore dei giovani in difficoltà, partendo dalla fraternità che anima la Famiglia Salesiana

 

Di Maria Sole Stancampiano

Palermo, 24 maggio 2025 – Reciprocità e impegno all’interno della comunità laica e della famiglia salesiana. All’insegna del motto: “figli miei state uniti e voletevi bene”. Queste le parole chiave del convegno intorno al capitolo generale della congregazione salesiana. Il convegno, dal titolo “29° Capitolo Generale della Congregazione Salesiana: analisi e riflessioni per il sessennio 2025 – 2031”, si è tenuto al Don Bosco Ranchibile di Palermo alla presenza del direttore don Arnaldo Riggi, rappresentante delegato dei Salesiani di Sicilia. Don Arnaldo ha messo in evidenza “il cuore pulsante” della congregazione: oltre 13 mila salesiani nel mondo che si dedicano all’impegno per l’educazione, l’evangelizzazione e la presenza attiva nel sociale. Tra le priorità discusse, il rapporto tra la famiglia salesiana e i laici, con l’obiettivo di lavorare insieme per il bene dei giovani.

Don Arnaldo Riggi

Sono intervenuti: don Antonino Santoro, delegato dell’Unione ex allievi del Don Bosco Ranchibile, il dottore Francesco Muceo presidente della Federazione Ispettoriale ex allievi di Sicilia, l’avvocato Armando Celone presidente dell’Unione ex allievi del Don Bosco Ranchibile. Il consigliere mondiale per la Regione europea, Valerio Martorana, ha parlato del valore della comunicazione come dono da condividere. Ha evidenziato come l’accoglienza nelle case salesiane debba essere vissuta nella logica della “non differenza”, un principio che promuove un senso di appartenenza e uguaglianza tra tutti coloro che partecipano alla vita comunitaria. Muceo ha delineato gli obiettivi dell’incontro: recuperare l’entusiasmo del ritrovarsi e dell’incontrarsi, valorizzare i momenti di raccoglimento e contemplazione, rinnovare lo sguardo verso i giovani e la loro educazione. Muceo ha sottolineato l’importanza di guardare con ottimismo al futuro, attraverso l’impegno negli studi, nella formazione, nella presenza attiva nel mondo del lavoro, nel sociale e nella famiglia. Celone, ha rivolto un ringraziamento ai più giovani tra i partecipanti, richiamando l’attenzione sul ruolo degli ex allievi nella vita dell’Unione. Don Arnaldo Riggi ha condiviso l’esperienza fatta nel passato in un’assemblea composta da 260 partecipanti riuniti per sette settimane in un clima intenso di comunione. Ha ricordato che la congregazione salesiana conta oltre 13.000 membri impegnati nell’educazione dei giovani.

Si sono create tre chiavi di lettura per orientare il cammino comune: Conformazione a Cristo, impegno alla formazione e autoformazione, convertire le nostre relazioni, vivere la fiducia e l’autenticità, educazione ed evangelizzazione, un impegno profondo e condiviso. Questi punti si articolano in tre grandi direttrici operative: Interpretare i segni del tempo, un processo che parte dall’ascolto, passa per l’interpretazione e porta all’azione. Fondamentale è la formazione congiunta tra Salesiani e laici, valorizzando percorsi pedagogico-carismatici di qualità. La comunione è al centro della vita della Famiglia Salesiana. Per coltivare il “gusto spirituale”, per rimanere vicini alla gente e camminare insieme, nell’equilibrio tra educazione ed evangelizzazione che sono due dimensioni complementari. “La fede si rafforza donandola” è la sintesi efficace di questo spirito missionario. Il messaggio finale è un invito chiaro: “Lungo le strade dei giovani la nostra Unione deve continuare a camminare”. In questo orizzonte, si apre anche una riflessione condivisa su come promuovere nuove opere a favore dei giovani in difficoltà, partendo dalla fraternità che anima la comunità salesiana.

Photocover: ex allievi nella chiesa del Don Bosco Ranchibile Palermo

 

Maria Sole Stancampiano

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