Caldo, urologi: “Idratarsi anche per prevenire cistiti e calcoli” Carrieri (Siu) alla vigilia della Giornata nazionale dell’urologia, ‘bere acqua aiuta protegge dalle infezioni e aiuta la prostata’

Roma, 16 lug. (Adnkronos Salute) – Con l’arrivo del caldo è necessario bere, non solo per far fronte alla morsa dell’afa, ma anche per prevenire infezioni urinarie fastidiose. “In estate si va incontro frequentemente a disidratazione, ma la scarsa idratazione può effettivamente favorire la cistite e i calcoli renali. Al contrario, una corretta idratazione aiuta a diluire le urine, riducendo la concentrazione di batteri nella vescica e prevenendo la cistite, e facilita l’eliminazione di cristalli e sostanze che possono portare alla formazione di calcoli. Inoltre garantisce un buon funzionamento della prostata”. Così all’Adnkronos Salute Giuseppe Carrieri, presidente della Società italiana di urologia (Siu), alla vigilia della Giornata nazionale dell’urologia in programma il 17 luglio. Slogan dell’iniziativa quest’anno: ‘Idratarsi è salute e bere acqua una scelta di prevenzione’. ()”Il messaggio che vogliamo lanciare in tutte le piazze italiane – spiega Carrieri – è ‘prevenzione, prevenzione, prevenzione’. Sappiamo che intercettare le malattie, soprattutto quelle oncologiche, in una fase precoce vuol dire essere in grado di curarle e di guarirle nella gran parte dei casi. Se invece aspettiamo l’insorgenza dei sintomi, spesso arriviamo troppo tardi e la cura è sicuramente meno efficace, meno risolutiva. Dopo i 50 anni, è consigliabile per l’uomo un controllo dall’urologo una volta all’anno e l’esame Psa, un semplice prelievo di sangue che ci parla dello stato di salute della prostata. La valutazione di questo esame e la vista urologica consentono di escludere in quel momento la presenza di un carcinoma della prostata”. Molti italiani che rinunciano alle cure e non fanno a prevenzione per motivi economici. Per questo motivo “la Siu è fortemente impegnata affinché lo screening per il carcinoma della prostata, quindi la prevenzione di questo tumore, venga inserita nei livelli essenziali di assistenza (Lea)”, sottolinea il presidente. “Una battaglia che portiamo avanti nell’interesse della salute dei cittadini affinché venga riconosciuto come un diritto degli uomini dopo 50 anni quello di poter fare gratuitamente questi controlli, analogamente a quello che già avviene per la prevenzione del tumore della mammella, del tumore della cervice uterina e del colon retto”, conclude.

Related posts

Salute, comuni abitudini che falsano esami e test, medici svelano quali sono Dal bagel con i semi di papavero, all’uso degli assorbenti e a quello delle salviette umidificate, fino al farsi le unghie, possono alterare gli esiti

Ai Horizon Summit 2025, cardiologi: “Con algoritmi migliora diagnosi aritmie” Medtronic, con intelligenza artificiale nuova era monitoraggio cardiaco impiantabile

Pneumologo Papi: “In Bpco con terapie personalizzate -21% riacutizzazioni” Gli ultimi dati dello studio Matinee, ‘meno ricoveri e accessi al pronto soccorso, migliore qualità di vita in pazienti già in triplice terapia e con infiammazione tipo T2’