Estate, virus, batteri e parassiti non vanno in ferie, i consigli dei pediatri Le 5 regole d’oro per la sicurezza dei piccoli

Roma, 16 lug. (Adnkronos Salute) – Virus, batteri, funghi e parassiti non vanno in vacanza d’estate. Al contrario, caldo, viaggi, vita all’aperto e frequentazione di piscine o spiagge aumentano il rischio di infezioni e malattie nei bambini. Lo ricordano i pediatri del Tavolo tecnico malattie infettive e vaccinazioni della Società italiana di pediatria (Sip), che ha messo a punto alcune raccomandazioni utili. Tra le patologie più diffuse nei mesi estivi, i pediatri segnalano infezioni cutanee, gastroenteriti, intossicazioni alimentari e reazioni allergiche alle punture di insetti o animali marini.Per quanto riguarda la pelle, l’impetigine è una delle infezioni batteriche più comuni nei bambini in estate. E’ causata principalmente da Streptococcus beta-emolitico di gruppo A e Staphylococcus aureus e si manifesta con piccole vescicole o croste di colore rosso, spesso localizzate su viso e arti. Nelle forme lievi basta un trattamento locale con antisettici e antibiotici topici, mentre nei casi più estesi è necessario l’antibiotico orale, sempre su prescrizione medica. Frequentare piscine e luoghi pubblici, inoltre, aumenta il rischio di micosi cutanee, causate da funghi come il Trichophyton rubrum. Si manifestano con chiazze eritemato-squamose, soprattutto su piedi e mani, spesso pruriginose. Fondamentale la prevenzione: ciabatte in piscina, asciugamani e spazzole personali, e una buona igiene quotidiana.Ci sono poi le brutte sorprese. Contrariamente a quanto si pensa, infatti, i pidocchi non sono un problema solo in inverno o durante la scuola. Anche in estate, soprattutto nei contesti di vacanza come campeggi, colonie estive o viaggi in gruppo, i bambini possono contrarre i pidocchi. Questi parassiti si trasmettono per contatto diretto testa-testa o tramite lo scambio di oggetti personali come cappelli, asciugamani o spazzole. E’ importante controllare regolarmente il cuoio capelluto dei bambini, soprattutto se lamentano prurito persistente, e in caso di infestazione rivolgersi al pediatra per indicazioni sul trattamento più adeguato. Sul fronte ‘mal di pancia & co’, le gastroenteriti virali (Rotavirus, Norovirus, Adenovirus) o batteriche (Salmonella, Shigella, Escherichia coli) sono frequenti in estate, soprattutto nei bambini sotto i 3 anni. I sintomi più comuni sono diarrea, vomito e disidratazione. E’ importante reidratare il bambino evitando bibite zuccherate e preferire pasti leggeri e frazionati. In caso di viaggi in Paesi a rischio, i pediatri raccomandano di bere solo acqua imbottigliata, evitare verdure crude, frutta non sbucciata e molluschi crudi, oltre a lavarsi spesso le mani. Le tossinfezioni alimentari più diffuse, come le salmonellosi, si trasmettono attraverso cibi contaminati, specialmente carne, uova o latticini.L’estate è anche la stagione degli ‘incontri ravvicinati’ e indesiderati con insetti e non solo. Le punture di api, vespe o calabroni possono provocare reazioni locali lievi, ma anche shock anafilattico, raro ma grave. E’ importante rimuovere subito il pungiglione, detergere la zona e applicare ghiaccio. In caso di gonfiore esteso o sintomi come difficoltà respiratoria, chiamare il 112. Le zanzare, soprattutto la zanzara tigre, possono causare pomfi dolorosi e, in Paesi esotici, trasmettere malattie come Dengue, Chikungunya o Zika. Utile usare repellenti, zanzariere e indossare indumenti chiari e coprenti. In mare, attenzione alle punture di meduse e tracine. Le prime causano bruciore e prurito: occorre risciacquare con acqua di mare e applicare gel a base di cloruro d’alluminio. Le seconde provocano dolori intensi: il calore allevia il dolore, quindi immergere subito la parte colpita in acqua calda o sotto la sabbia calda. Vietato usare ammoniaca, alcol o ghiaccio. Attenzione poi alle temperature. I bambini sono più sensibili al calore. Il colpo di sole provoca febbre e scottature, mentre il colpo di calore può causare nausea, confusione o perdita di coscienza. Mai esporre i bambini al sole nelle ore più calde e sempre proteggere il capo. “Anche in estate il rischio di infezioni nei bambini è concreto, perché virus, batteri, miceti e parassiti trovano condizioni favorevoli per diffondersi. E’ importante non abbassare la guardia e adottare misure preventive, senza però rinunciare al piacere delle vacanze”, sottolinea Susanna Esposito, coordinatrice del Tavolo tecnico malattie infettive della Sip e docente di Pediatria all’Università di Parma. “Conoscere i pericoli è il primo passo per evitarli. E laddove la prevenzione non sia sufficiente, affidarsi tempestivamente al pediatra è essenziale per una gestione corretta di ogni problema. Il nostro obiettivo è garantire ai bambini e alle loro famiglie un’estate serena e sicura”, dichiara Rino Agostiniani, presidente Sip.L’invito dei pediatri alle famiglie a non sottovalutare i sintomi e a consultare sempre il pediatra di fiducia per qualsiasi dubbio, soprattutto in viaggio o in caso di sintomi persistenti. Per un’estate in sicurezza, infine, gli esperti ricordano a mamme e papà alcune regole fondamentali da trasmettere ai propri figli. Ecco i 5 consigli d’oro: usare le ciabatte in piscina e asciugamani personali; attenzione al cibo: no acqua del rubinetto o frutta non sbucciata in viaggio; proteggersi dal sole: cappello ed evitare esposizione dalle 11 alle 17; controllare regolarmente il cuoio capelluto (pidocchi); in caso di dubbi, consulta sempre il pediatra.

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