A Chicago ‘ORA The limits of the planet’ Videomapping di IMAGINARIUM proiettata al Merchandise Mart

di Antonietta Saracino

L’evento in corso, che si protrarrà fino al 7 settembre 2025, nasce dalla collaborazione tra l’Istituto Italiano di Cultura di Chicago e ART on THE MART, la piattaforma permanente di arte digitale, videomapping, più grande al mondo. I video – proiettati sulla imponente facciata del Merchandise Mart nel centro di Chicago, lungo la passeggiata sul fiume – mutano lo spazio urbano in un’esperienza full immersioncollettiva. ‘ORA’ è l’ultima opera multimediale di FrancescaPasquinucci e Davide Giannoni, creatori di IMAGINARIUM, collettivo creativo toscano. Suoi sono lo storytelling, i disegni, le animazioni, la regia e la musica originale composta, questa, da Davide Giannoni.
Non è la prima voltache IMAGINARIUM affronta le tematiche legate allo sfruttamento ambientale, l’impoverimento della Terra e il rapporto problematico dell’Uomo con natura e cosmo. ORA The Limits of the Planet affronta i temi urgenti legati al cambiamento climatico e la fondamentale, colpevole mancata consapevolezza ambientale. L’opera è stata realizzata con i contributi scientifici di ESA (Ente Spaziale Europeo), ASI (Agenzia Spaziale Italiana), EGO (European Gravitational Observatory) e INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), soggetti che hanno messo a disposizione di IMAGINARIUM gli incredibili “suoni” provenienti dallo spazio e dal sottosuolo terrestre.

Ecco quindi che il racconto poetico può inglobare la visione surreale artistica ai sostanziali supporti scientifici.
‘The Limits of the Planet’ sono i ‘limiti planetari’, le soglie, così definite dagli studiosi, che gli umani non avrebbero dovuto oltrepassare per impedire il collasso della Terra che si autoregola grazie a nove essenziali, necessari e fondamentali processi ambientali. E di questi limiti discorre la narrazione di ‘ORA’ attraverso la fusione di illustrazioni tradizionali a pennarello su carta con animazioni digitali e musica. I nove limiti: 1.Cambiamenti climatici; 2. Perdita di biodiversità̀; 3. Modifiche ai cicli dell’azoto e del fosforo; 4. Sfruttamento del suolo; 5. Inquinamento chimico; 6. Disponibilità̀ di acqua dolce; 7. Acidificazione degli oceani; 8. Distruzione dello strato di ozono; 9. Concentrazione di aerosol atmosferici.
Nel progetto di questo videomapping ognuno dei nove punti viene affrontato e rielaborato per una costruzione artistica estetica che non perde mai di vista anzi, è proprio costruita su una rigorosa esplorazione di ogni singola componente dei nove limiti: dalla disarmonia totale delle ‘sfere’ platoniche ai tempi non più allineati, il tempo cioè della natura e il tempo dell’uomo non sono più sincronizzati e la velocità dell’uomo è irraggiungibile e disarmonica. L’uomo e la natura hanno fini diversi. La visione artistica al suo inizio mostra la complessità, la ricchezza e la bellezza dell’equilibrio delle biodiversità ma poi ogni pensiero virtuoso, ogni armonica composizione viene alterata e sopraffatta da mostruosi cambiamenti e parziali assimilazioni e compromessi di adattamento come le gigantesche bombolette spray che sembrano e sono degli edifici ancora abitati da esseri umani. Il futuro è distopico, contorto, macchinari e catene di montaggio allucinogeni, caos ovunque…
I limiti planetari sono stati superati, la vita sulla Terra è arrivata al collasso.

Francesca Pasquinucci eDavide Giannoni, sono due straordinari artisti dall’espressione creativa complessa, complicata da un linguaggio difficile da riprodurre, dalla creazione spinta fino alle soglie dell’impossibile apparente. Anni di studi ed esperimenti per riuscire a restituire il sentimento naturale poetico e forte che li anima a un pubblico che li segue attonito e partecipe durante gli spettacoli e anche fuori moltiplicandosi a dismisura.

Il dialogo è fluido, le immagini non sembrano far parte di un video ma nascere spontaneamente da una formidabile musica generatrice di luce e forme e colori, in un’armonia musicale e visiva totale e naturale. Le immagini, la luce, i colori si allargano e si fondono fino ad occupare tutto lo spazio di cui hanno bisogno lungo pareti, finestre, porte di edifici che sono lì per questo, illuminando la notte di magia pura sì certo, ma non è solo questo che rimane dopo lo spettacolo. Non è solo la poesia della fusione perfetta di musica, suoni, luci, immagini in tutte le forme più seduttive e nemmeno solo la bellezza di uno spettacolo sorprendente; resta anche, come un seme piantato nella terra, il messaggio forte (a tratti disperato) di quanto l’arrogante privilegio di una supremazia – che gli uomini hanno creduto di avere per diritto dalla loro comparsa sulla terra – abbia potuto colpire così forte e duro un pianeta di cui avrebbero invece dovuto farsi custodi e non padroni, difensori e non predatori senza scrupoli. Apportando una devastazione così potente da somigliare a una guerra, lunghissima e senza fine. Ma il nemico qual è? Non è chiaro forse agli uomini che gli uomini sono sullo stesso livello di importanza biologica di animali, piante, acqua, aria, terra.
In ORA The Limits of Planet il racconto poetico si unisce all’incontro scientifico, la musica umana lascia spazio al suono della Terra, emozionante e vivissimo, che vibra all’infinito.
Anche 4 ELEMENTS – un precedente spettacolo di IMAGINARIUM per videomapping e pianoforte (suonato da Sun Hee You), portato a Marrackech e al MAXXI di Roma – ha espresso al massimo dell’efficacia il messaggio di “sensibilizzazione sul futuro (e sul presente) dell’uomo e del nostro spettacolare pianeta Terra. I capitoli di 4 ELEMENTS sono amalgamati dai ‘suoni’ delle onde gravitazionali captati da VIRGO e forniti da EGO (European Gravitational Observatory) di Cascina, partner scientifico del progetto” (da www.imaginariumcreativestudio.com)

ART on THE MART
“Presentata in collaborazione con il Dipartimento degli Affari Culturali e degli Eventi Speciali (DCASE) di Chicago, ART on THE MART è una delle più grandi piattaforme di arte digitale al mondo che trasforma un punto di riferimento architettonico in una tela permanente e più grande della vita. Un fulgido esempio dell’impegno di lunga data di Chicago per l’arte pubblica, ART on THE MART porta tecniche di video mapping all’avanguardia sul Riverwalk di Chicago, esponendo proiezioni di arte contemporanea sulla facciata di 2,5 acri di THE MART, il più grande edificio commerciale privato degli Stati Uniti, riconosciuto a livello internazionale come innovatore globale nella cultura, nel design e nella tecnologia
ART on the MART presenta opere pionieristiche di immagini in movimento di rinomati artisti interdisciplinari locali, nazionali e internazionali. Il programma ha commissionato opere a nomi celebri come Derrick Adams, Charles Atlas, Nick Cave, Barbara Kruger e altri, insieme a proiezioni di artisti con sede a Chicago e organizzazioni partner locali, dall’Art Institute of Chicago e The Adler Planetarium al Chicago Black Dance Legacy Project e Chicago Public Schools. ART on the MART amplifica le espressioni della più ampia gamma di artisti e partner per realizzare il potere dell’arte pubblica e ispirare un coinvolgimento positivo della comunità lungo il fiume, in tutta Chicago e oltre” (tradotto da https://artonthemart.com)

immagini tratte da www.imaginariumcreativestudio.com – © 2023 by Imaginarium Studio
locandina: https://iicchicago.esteri.it/)

 

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