Sabato 30 agosto, tra memoria e mito greco, nella suggestiva Dimora del Confino di Cesare Pavese (Corso Umberto I, 121), lo scrittore e antropologo Pierfranco Bruni presenta il suo nuovo libro La Profezia del Bosco. Cesare Pavese (Zaffiri – Pellegrini).
Brancaleone si prepara a vivere una serata speciale dedicata a Cesare Pavese. Sabato 30 agosto 2025, alle 18.30, nella suggestiva Dimora del Confino di Cesare Pavese (Corso Umberto I, 121), lo scrittore e antropologo Pierfranco Bruni presenta il suo nuovo libro La Profezia del Bosco. Cesare Pavese (Zaffiri – Pellegrini).
L’iniziativa, dal titolo “Pavese. Raccontò il mito greco, vivendolo a Brancaleone”, indaga il profondo legame tra Pavese e la terra calabrese che lo ospitò durante il periodo del confino. Un’esperienza che trasformò il suo isolamento in fonte d’ispirazione per il mito e la poesia.
La presentazione avrà inizio con i saluti istituzionali del sindaco, Silvestro Garoffolo e di Giovanni Alessi (assessore alla Cultura). A moderare l’evento Tonino Tringali, il proprietario,”innamorato di Cesare che ha reso punto nevralgico per approfondire il Pavese calabro”, ma l’intervento più atteso e’ quello di Pierfranco Bruni che con passione e rigore intellettuale offre nuovi punti di vista sull’opera pavesiana.
“In Calabria Pavese scopre il senso del selvaggio e quel mito fatto di tragico e di tempo – ricorda Pierfranco Bruni –. Sono passati 90 anni dal suo arrivo in Calabria e si ricorda e non si dimentica la necessità e il dovere di continuare a discutere su Pavese. Perché? Ebbe a scrivere: ‘La gente di questi paesi è di un tatto e di una cortesia che hanno una sola spiegazione: qui una volta la civiltà era greca. Persino le donne che, a vedermi disteso in un campo come un morto, dicono «Este u’ confinatu», lo fanno con una tale cadenza ellenica che io mi immagino di essere Ibico e sono bell’è contento.’”
Un’occasione preziosa per ricordare la straordinaria opera di Pavese, raccontando l’uomo, gli amori e la sua poesia attraverso la voce appassionata di Pierfranco Bruni.
A conclusione della serata, a sottolineare il legame tra cultura e territorio, le aziende locali Amandula e Mica offriranno una degustazione dei loro prodotti.
Pierfranco Bruni è nato in Calabria.
Archeologo direttore del Ministero Beni Culturali, presidente del Centro Studi “ Francesco Grisi” e già componente della Commissione UNESCO per la diffusione della cultura italiana all’estero.
Nel 2024 Ospite d’onore per l’Italia per la poesia alla Fiera Internazionale di Francoforte e Rappresentante della cultura italiana alla Fiera del libro di Tunisi.
Incarichi in capo al Ministero della Cultura
• presidente Commissione Capitale italiana città del Libro 2024;
• presidente Comitato Nazionale Celebrazioni centenario Manlio Sgalambro;
• segretario unico comunicazione del Comitato Nazionale Celebrazioni Eleonora Duse.
È inoltre presidente nazionale del progetto “Undulna Eleonora Duse”, presidente e coordinatore scientifico del progetto “Giacomo Casanova 300”.
Ha pubblicato libri di poesia, racconti e romanzi. Si è occupato di letteratura del Novecento con libri su Pavese, Pirandello, Alvaro, Grisi, D’Annunzio, Carlo Levi, Quasimodo, Ungaretti, Cardarelli, Gatto, Penna, Vittorini e la linea narrativa e poetica novecentesca che tratteggia le eredità omeriche e le dimensioni del sacro.
Ha scritto saggi sulle problematiche relative alla cultura poetica della Magna Grecia e, tra l’altro, un libro su Fabrizio De André e il Mediterraneo (“Il cantico del sognatore mediterraneo”, giunto alla terza edizione), nel quale campeggia un percorso sulle matrici letterarie dei cantautori italiani, ovvero sul rapporto tra linguaggio poetico e musica. Un tema che costituisce un modello di ricerca sul quale Bruni lavora da molti anni.
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