Neurologi Sin replicano a specialista Usa: “Ssn non è perfetto ma pubblico” Padovani risponde all’articolo ‘Il triage del privilegio’ su Jama Neurology che racconta l’esperienza negativa vissuta dal medico

Roma, 1 set. (Adnkronos Salute) – “Il nostro Servizio sanitario nazionale non è perfetto ma è pubblico, universale e accessibile, fondato su principi di equità e solidarietà, che non tutti i sistemi sanitari nel mondo sono in grado di garantire. Ogni giorno, questo sistema si prende cura di milioni di cittadini e di decine di milioni di turisti che visitano il nostro Paese, anche in città complesse come Venezia. E lo fa con professionalità e spirito di servizio. È possibile che si verifichino disservizi, come in ogni sistema sanitario. Tuttavia, non possiamo accettare che un singolo episodio, seppur spiacevole, venga trasformato in una generalizzazione che delegittima l’intero sistema. Ancor meno possiamo tollerare l’idea che sia necessario ‘dichiararsi medico’ per ottenere assistenza. Il vero privilegio non è dire ‘sono un medico’, ma vivere in un Paese dove l’accesso alle cure è garantito a tutti, come diritto universale”. Così in una nota Alessandro Padovani, presidente della Società italiana di neurologia (Sin), esprime la propria posizione in merito all’articolo ‘The Triage of Privilege’, pubblicato su ‘Jama Neurology’ il 18 agosto scorso. L’articolo – si legge – racconta l’esperienza negativa vissuta da un neurologo statunitense in un Pronto Soccorso di Venezia, dove, a seguito di un trauma cranico — fortunatamente senza gravi conseguenze — avrebbe atteso a lungo senza ricevere adeguata assistenza, sostenendo di aver ottenuto attenzione, solo dopo aver dichiarato di essere un medico. “Siamo consapevoli delle criticità esistenti — conclude Padovani — ma è nostro dovere difendere e rafforzare il Servizio sanitario nazionale, affinché possa continuare a garantire cure e assistenza a chiunque ne abbia bisogno, senza distinzione di status o provenienza”.

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