Pierfranco Bruni torna in libreria con “La Benatana in metafora di bellezza”: tra fiaba e poesia la nuova edizione per Luigi Pellegrini Editore

Facciamo un girotondo intorno al mondo e La luna caduta tra gli alberi: nei due racconti, presentati  in questo articolo e tratti dalla nuova edizione de La Benatana in metafora di bellezza (Luigi Pellegrini Editore), Pierfranco Bruni intreccia infanzia, mito e visione poetica in un viaggio letterario sospeso tra sogno e metafisica delle visioni. Presto in libreria e sulle principali piattaforme digitali

Facciamo un girotondo intorno al mondo

Pierfranco Bruni

Silver non tornò mai a casa. Scomparve appena la sua nave ha attraccato al porto. L’isola del tesoro era stata conquistata. E il tesoro? Non si sa che fine abbia fatto.
Intanto Alice aveva costruito un castello di sabbia nel suo Paese delle Meraviglie e il figlio del Re Leone girava a zonzo nel bosco di Cappuccetto Rosso.
A un tratto si alzò un forte vento che spazzò via tutte le macerie che il maltempo dell’inverno aveva depositato lungo gli argini.
Cosa accadde?
Nulla di particolare se non il fatto che il Gatto con gli Stivali si arrampicò su un albero di giuggiole e lo scorticò fino al punto di far cadere rami e foglie per terra.
Tutto sembrava normale ma a un tratto il vento portò echi che provenivano dalle onde di un mare che stava al limitare di un deserto.
Con il vento giunsero numerose conchiglie. Ognuna di loro aveva una storia da raccontare ma che non raccontarono. Tutti si diedero appuntamento nella piazza del silenzio.
Mancava solo Silver. Qualcuno disse che si era trasferito sulla luna.
Il figlio del Re Leone disse: “Ascoltiamo il silenzio”.
Alice rispose: “Meraviglia”.
Il Gatto con gli Stivali: “Nascondiamoci”.
E Cappuccetto Rosso? Non è dato saperlo.
Arrivò una bambina di nome Rebecca che aveva iniziato a disegnare orsacchiotti e cantò:

“Facciamo un girotondo
intorno al mondo.
La piazza ha gli echi
e ogni spazio è la nostra casa.
Restiamo insieme per tutto il giorno
e domani pianteremo una briciola di vento
nella casetta di marzapane.
Dopodomani fioriranno le foglie
e ogni giorno ancora ritorneremo
fino al giorno in cui tutto
sarà un giardino.
Nel giardino cadrà una stella
e la stella sarà la nostra guida”.

Detto questo ci fu una luce splendente e tutti videro la strada larga e i gabbiani danzare.

Tra questo brano e l’altro che segue, invitiamo il lettore a soffermarsi sul passaggio narrativo che riflette il terreno onirico e metafisico su cui Pierfranco Bruni si muove per raccontare, attraverso la fiaba, lo smarrimento e la meraviglia esistenziale.

Un legame tra i due racconti potrebbe essere delineato in queste immagini:
E proprio in quel momento, mentre la stella accennava il suo primo bagliore e i gabbiani inseguivano la luce che si apriva sul mare, in un angolo quieto del bosco – quello oltre il deserto, dove le conchiglie non parlano ma ascoltano – un uomo dalla barba rossa apriva la porta della sua casa di panna. Là, la storia continuava, seguendo la scia della luna che qualcuno diceva fosse caduta proprio tra gli alberi…

La luna caduta tra gli alberi

Pierfranco Bruni

C’era una volta un signore di nome Oz. Aveva una lunga barba rossa. Viveva nel bosco in una casa bianca costruita con la panna. Parlava poco. Ma sorrideva quasi sempre. Non era un matto però. Una bella mattina si svegliò e aprendo la porta trovò ad attenderlo un orsacchiotto che aveva il pelo di colore verde.
“Che fai qui…” disse il signore dalla barba rossa di nome Oz.
“Ti aspettavo…” rispose l’orsacchiotto. “Vorrei portarti nel bosco…”.
“Per fare cosa?”.
“Ho visto una bella luna che si è intrappolata tra forti alberi e non riesce ad uscir fuori”.
“Andiamo”.
Arrivarono al punto dove la luna era rimasta prigioniera tra alberi e ramoscelli. Il signor Oz si prodigò con le sue grandi braccia a smuovere tutti gli arbusti. Era ben intrecciata la luna. Ma riuscì a liberarla dopo sforzi notevoli.
La luna improvvisamente scivolò fuori e si svincolò dagli ultimi rami. Appena libera guardò Oz e l’orsacchiotto. Sorrise e contenta.
Disse: “Grazie. Mi avete liberata. Non so come sono precipitata quaggiù. All’improvviso. Ma ora che sono ritornata libera devo disobbligarmi. Cosa posso fare per voi?”.
Oz e l’orsacchiotto risposero contemporaneamente: “Nulla. Nulla. Devi soltanto continuare a essere luna. Anzi la luna. Nascere e tramontare. Regalarci i colori e le ombre, far brillare il mare e illuminare i viandanti che smarriscono la strada. Perché di viandanti che perdono la strada il mondo è pieno. Fai questo e noi saremo ripagati di tutto”.
La luna osservò i loro sguardi. Poi disse: “Lo so. Il mondo è pieno di smarriti. Ma se non ci foste stati voi io sarei finita nel buio. Il mio impegno sarà mantenuto. Il mio compito è anche questo…”.
Il signor Oz e l’orsacchiotto risero con gli occhi e lo sguardo profondo e ritornarono sui loro passi.
Il signore Oz si accarezzò la barba rossa e prese il suo cammino verso la sua casa di panna.
L’orsacchiotto lo seguì. Ma arrivati alla strada dei bivi incrociati prese il cammino verso il bosco.
In lontananza l’eco del vento intonava una antica e nuova melodia.
La luna precipitata tra gli alberi prese il volo e la sua luce illuminava tutto.

I due racconti qui raccolti, “Facciamo un girotondo intorno al mondo” e “La luna caduta tra gli alberi”, sono tratti dalla stesura aggiornata del libro La Benatana in metafora di bellezza di Pierfranco Bruni, presto in libreria e disponibile sulle principali piattaforme digitali per i tipi di Luigi Pellegrini Editore.Si tratta di un viaggio letterario fatto di sogno e poesia, in cui la meraviglia dell’infanzia si intreccia tra simbologia del mito e metafisica delle visioni.

 

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Pierfranco Bruni è nato in Calabria.
Archeologo direttore del Ministero Beni Culturali, presidente del Centro Studi “ Francesco Grisi” e già componente della Commissione UNESCO per la diffusione della cultura italiana all’estero.
Nel 2024 Ospite d’onore per l’Italia per la poesia alla Fiera Internazionale di Francoforte e Rappresentante della cultura italiana alla Fiera del libro di Tunisi.
Incarichi in capo al  Ministero della Cultura

• presidente Commissione Capitale italiana città del Libro 2024;

• presidente Comitato Nazionale Celebrazioni centenario Manlio Sgalambro;

• segretario unico comunicazione del Comitato Nazionale Celebrazioni Eleonora Duse.
È inoltre presidente nazionale del progetto “Undulna Eleonora Duse”, presidente e coordinatore scientifico del progetto “Giacomo Casanova 300”.

Ha pubblicato libri di poesia, racconti e romanzi. Si è occupato di letteratura del Novecento con libri su Pavese, Pirandello, Alvaro, Grisi, D’Annunzio, Carlo Levi, Quasimodo, Ungaretti, Cardarelli, Gatto, Penna, Vittorini e la linea narrativa e poetica novecentesca che tratteggia le eredità omeriche e le dimensioni del sacro.
Ha scritto saggi sulle problematiche relative alla cultura poetica della Magna Grecia e, tra l’altro, un libro su Fabrizio De André e il Mediterraneo (“Il cantico del sognatore mediterraneo”, giunto alla terza edizione), nel quale campeggia un percorso sulle matrici letterarie dei cantautori italiani, ovvero sul rapporto tra linguaggio poetico e musica. Un tema che costituisce un modello di ricerca sul quale Bruni lavora da molti anni.

@Riproduzione riservata

 

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