Malattie rare, Sileo (Ats Brescia): “Centro Carpenedolo nato da ascolto malati Sla” ‘Abbiamo seguito le esigenze dei pazienti e delle loro famiglie’

Roma, 19 set. (Adnkronos Salute) – “Per realizzare il nucleo residenziale di Carpenedolo per persone con Sla abbiamo seguito le esigenze dei malati e delle famiglie. La necessità di avere un luogo dove passare dalla fase acuta al domicilio oppure dal domicilio per un momento di sollievo. Si tratta di una degenza temporanea in un luogo attrezzatissimo sia dal punto di vista tecnologico sia per la preparazione del personale in grado di dare aiuto alla persona con Sla e alla sua famiglia”. Lo ha detto Claudio Vito Sileo, direttore generale dell’Ats di Brescia in occasione della giornata aperta nel primo nucleo residenziale in Italia dedicato alle persone con Sla, voluto da Regione Lombardia e Ats Brescia, e nato dall’esperienza dei Centri Clinici Nemo e dal sostegno di Aisla, Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica. Una struttura progettata dalla Fondazione Santa Maria del Castello per coniugare assistenza clinica e dimensione domestica, garantendo continuità tra ospedale e casa.”Pensiamo che il modello di Carpenedolo sia replicabile – prosegue Sileo – Il personale è specificamente preparato per assistere le persone con Sla grazie al contatto con i Centri Nemo che offrono competenze specifiche. I malati hanno esigenze particolari e la stessa cosa vale per le famiglie come caregiver. La tecnologia avanza ed è fondamentale, queste non sono camere di degenza di una normale rsa. Infine, la struttura è gradevole ed importante. Sono tutte condizioni che rendono questo luogo ideale e replicabile”. Aisla “ha sempre creduto in questo progetto e il ruolo delle associazioni è fondamentale. Possono dare la spinta a livello nazionale per rendere questo modello replicabile” conclude.

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