Litta (Aisla Lazio): “Progetto Baobab protegge figli di persone con Sla” ‘un appiglio solido e serio per sostenere percorso di crescita’ dei bimbi che vivono con familiari colpiti da sclerosi laterale amiotrofica

Roma, 22 set. (Adnkronos Salute) – “Il progetto Baobab è pensato soprattutto per i figli minori in un contesto di diagnosi di Sla”, sclerosi alterale amiotrofica, “una situazione molto delicata. È un appiglio solido e serio – carattere distintivo di ogni progetto di Aisla – che mira a sostenere il percorso di crescita di questi bambini e bambine dentro un contesto così difficile”. Così Stefano Litta, segretario dell’Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica Lazio, in occasione della XVIII Giornata nazionale Sla, spiega il progetto Baobab di Aisla.”Ho attraversato la malattia come figlio – racconta Litta – Mamma Rita ha fatto tutto il percorso con la Sla: come figli è complicato, è un terremoto. Una tempesta che arriva e sconvolge tutto. Le iniziative di Aisla sono fondamentali perché, attraverso le operazioni di sollievo per tutto il contesto familiare, offrono un aiuto concreto sul territorio” aiutando “a gestire trasporti, consulti, visite specialistiche, anche sostegno psicologico, materiali di consumo e ogni altra piccola necessità del quotidiano”.Il progetto Baobab, nato nel 2018, ha dato vita a una pagina concreta della letteratura scientifica sulla sclerosi laterale amiotrofica. Si tratta di uno studio – pubblicato sulla rivista Scientific Reports di Nature nel 2021 – frutto di un lavoro voluto da Aisla, con il sostegno di Fondazione Mediolanum Onlus e condotto dalla Scuola di Psicologia dell’Università di Padova, che ha indagato l’impatto della Sla sull’intero nucleo familiare. Grazie all’indagine e ai dati raccolti, oggi Aisla riesce a offrire servizi di sollievo alle famiglie, anche sotto questo aspetto.

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