Coppola torna alle radici: Matera scelta per il nuovo film del maestro del cinema

Il regista Italo – americano Francis Ford Coppola torna in Basilicata, sua terra d’origine, per girare un nuovo film ambientato nell’Ottocento. Un progetto artistico e intimo che attraversa Matera, la Calabria e il potentino, trasformando il Sud in scenografia viva di memoria, identità e visione cinematografica

Nel silenzio sospeso dei Sassi, dove la pietra racconta storie antiche e il tempo sembra essersi fermato, Matera si prepara a ospitare una nuova narrazione. Non è la prima volta che il cinema internazionale posa lo sguardo su questa città lucana, ma questa volta a farlo è Francis Ford Coppola, uno dei più grandi registi viventi, che ha deciso di ambientare proprio qui il suo prossimo film.

L’opera — di cui si conoscono ancora pochi dettagli — sarà ambientata nell’Ottocento e promette un racconto storico dal respiro epico, con l’inconfondibile profondità emotiva che ha caratterizzato tutta la filmografia di Coppola, da Il Padrino a Apocalypse Now. Accanto a Matera, il film toccherà anche la Calabria e alcune zone della provincia di Potenza, componendo un affresco visivo che attraversa il Sud come spazio di memoria, conflitto e bellezza.

Questa scelta non è casuale. Coppola ha origini lucane: la sua famiglia emigrò da Bernalda, piccolo borgo a pochi chilometri da Matera, e proprio lì il regista ha scelto anni fa di restaurare un edificio storico trasformandolo in Palazzo Margherita, oggi luogo di accoglienza e omaggio personale alla propria terra d’origine.

Il nuovo film rappresenta, dunque, molto più di una produzione cinematografica: è un ritorno simbolico alle radici, una dichiarazione d’amore verso una terra spesso marginalizzata, ma profondamente viva e capace di generare arte, visioni, emozioni.

Le riprese sono previste per novembre 2025, e Matera si prepara a trasformarsi ancora una volta in palcoscenico internazionale. Dopo aver ospitato pellicole come The Passion of the Christ, Ben-Hur e No Time to Die, la città rinnova il suo ruolo di crocevia creativo tra passato e presente.

Con l’arrivo di Coppola, la Basilicata torna a essere luogo ispiratore, spazio di cinema e di identità, ponte tra l’intimo e l’universale. E in un tempo in cui il racconto dei territori passa anche – e soprattutto – attraverso le immagini, questa scelta appare quanto mai potente e necessaria.

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