Tumori, Integlia (Isheo): “Da 3 anni impegnati a colmare lacune in gestione paziente” Al Blood Cancer Summit, ‘attenzione alla mobilità e all’assistenza psicologica’

Roma, 1 ott. (Adnkronos Salute) – “Stiamo lavorando da oltre 3 anni per unire medici, associazioni di pazienti, manager sanitari e rappresentanti istituzionali al fine di capire quali siano le lacune ancora esistenti nel percorso di presa in carico globale del paziente con malattie emato oncologiche”. Così Davide Integlia, Ceo di Isheo, intervenendo a Roma al Blood Cancer Summit, ricorda che l’inziativa è nata nel 2021, “nell’ambito del progetto Bridge the gap, avviato con La Lampada di Aladino Ets”. “Nel corso di questi anni – spiega Integlia – abbiamo realizzato una serie di approfondimenti, una survey, interviste multi stakeholder e abbiamo anche rilevato i principali gap, le lacune, nella presa in carico assistenziale di questi pazienti. Oggi, grazie alla multidisciplinarietà di questo summit, composto da associazioni e organizzazioni di pazienti, management sanitario, farmacisti e promotori di ricerca, parliamo dei miglioramenti nel percorso assistenziale di questi pazienti”, che li coinvolga e renda protagonisti.L’innovazione in questo settore “ha fatto passi da gigante”, lo testimoniano “sia i pazienti che i medici, ma ci sono delle lacune importanti nel percorso assistenziale: dalla mobilità, all’assistenza psicologica – osserva l’esperto – Abbiamo condotto una survey qualche anno fa, sempre nell’ambito di questo progetto, dove i pazienti mettevano in evidenza come l’ansia alla diagnosi, per esempio, diventa un problema ulteriore, rispetto alla gestione della malattia. Inoltre, c’è l’aspetto nutrizionale e il fatto di comprendere il paziente all’interno di un sistema, creando un percorso di coinvolgimento, senza che diventi destinatario di interventi in maniera passiva. Parliamo, infatti, di empowerment, di coinvolgimento attivo nel percorso di cura”.

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