USPI informa: Trend di consumo e nuove diete mediatiche, report Sensemakers

Tecnologia e innovazione nello streaming; Il ruolo degli Streamcaster; Nuovi telespettatori: La spiegazione di Unione Stampa Periodica Italiana USPI 

Roma, 3 ott. 2025 – Sensemakers S.r.l, società di consulenza sull’analisi dei media, ha pubblicato i risultati della 7ª edizione della ricerca Boom Video Streaming.

La spiegazione di Unione Stampa Periodica Italiana USPI ⬇️

La 7ª wave ha cercato di individuare i trend di consumo e i principali fattori di cambiamento nei comportamenti di fruizione televisiva in atto. Da questa ricerca risulta evidente che le diete mediatiche stanno cambiando.

Tecnologia e innovazione nello streaming

Il mercato è sempre più caratterizzato dall’impatto di fattori tecnologici nei processi di accesso e selezione dei contenuti televisivi. Infatti, la stagione televisiva 2023/2024, rispetto alla stagione precedente, ha registrato una contrazione di quasi il -2% degli ascolti dei contenuti televisivi riconosciuti nell’All Day.

Questo però non è riconducibile ad uno slittamento verso i contenuti di OTT (Over The Top) e streamers. Il loro consumo, nel periodo considerato, è aumentato solo del +1,5% in termini di AMR (Autonomous Mobile Robots). Invece, per quanto riguarda la Reach media giornaliera, il consumo di contenuti OTT e streamers ha registrato persino una contrazione del -1%.

Grazie alla nuova metrica Total Audience di Auditel, che aggiunge agli ascolti generati da TV quelli da Ctv e Small Screen, è stato possibile calcolare il loro contributo agli ascolti complessivi. Ne è emerso che le visualizzazioni digitali hanno registrato un aumento del +4%. Dato che arriva a sfiorare il +8% se si considera la fascia d’età 25-34 anni, fino a superare il +10% per quella 15-24 anni.

Il ruolo degli Streamcaster

La crescita della fruizione digitale sulle piattaforme dei broadcaster ha registrato un calo rispetto agli anni precedenti.

Le visualizzazioni sono infatti rimaste stabili nel periodo 1 gennaio – 25 settembre 2025 rispetto allo stesso periodo del 2024. D’altra parte il tempo speso totale è aumentato di oltre il +8%.

Questo dato rileva l’aumento delle durate medie di visione e quindi di un utilizzo delle piattaforme digitali degli Streamcaster, che continua ad essere orientato in modalità catch up tv (ovvero la possibilità di guardare programmi televisivi su richiesta, tramite servizi di streaming).

Compito degli Streamcaster è ottimizzare la propria produzione, pubblicando contenuti originali pensati appositamente per il consumo on-demand. Devono inoltre pubblicare contributi extra, che arricchiscano l’offerta già presente nel palinsesto lineare.

Ormai gli Streamcaster presidiano la distribuzione di contenuti short form sui propri canali social, che sono uno strumento indispensabile per raggiungere target complementari a quelli televisivi.

Significativo è il caso RAI che, nel mese di maggio, ha raggiunto una reach complessiva che supera il 94%, incrementando del +13,4% quella televisiva. Questo apporto tende ad aumentare quando si considerano le generazioni più giovani, arrivando quasi al +30% per la fascia 25-34 anni.

Nuovi telespettatori

La penetrazione delle Televisioni Connesse continua a crescere. Nonostante ciò, ad un’iniziale fase di sperimentazione, spesso segue un riequilibrio delle diete mediatiche. Di fatto mantenendo caratteristiche simili a quelle precedenti il cambiamento di tecnologia.

Infatti, il nuovo telespettatore continua ad essere molto interessato rispetto al palinsesto degli Streamcaster, anche se la connessione verso contenuti on-demand è sempre più facilitata. Risulta allora interessante notare che, per quanto riguarda gli utenti più giovani, più della metà degli accessi televisivi avvenga su contenuti “non riconosciuti”.

Dalla ricerca di Sensemakers è emerso che i sistemi di raccomandazione in base ai propri interessi aumentano l’importanza nel processo di selezione dei contenuti. D’altra parte, nella scelta della destinazione iniziale, cresce la forbice tra streamers e piattaforme VOD (video on-demand).

Questo avviene nonostante una ormai progressiva caduta di qualità dei contenuti offerti dagli Streamer.

 

Related posts

Addio a Carlo Sassi, il “papà” della moviola: il giornalismo sportivo perde un maestro

USPI informa: decreto DIE sostegno edicole 2025 pari a € 3mln

USPI Informa. OdG per la cultura: rinnovate agevolazioni giornalisti per musei