Università, Brambilla (UniMi): “Agorà della psicologia apre il sapere alla città” La rettrice alla presentazione del progetto, ‘rafforziamo l’impegno civico della Statale sul tema della psicologia e del benessere psicologico’

Roma, 24 ott. (Adnkronos Salute) – “Con questo nuovo ciclo di incontri aperti alla cittadinanza intendiamo rafforzare l’impegno civico della Statale sul tema della psicologia e del benessere psicologico, in tutte le sue declinazioni”. Così Marina Brambilla, rettrice dell’università degli Studi di Milano, intervenendo oggi alla presentazione di ‘Agorà della psicologia’, il progetto culturale dell’università meneghina, che per la rettrice rappresenta “il coronamento di un percorso costruito negli anni, che unisce in modo coerente la filiera della didattica e della ricerca nell’ambito della psicologia”.Ispirandosi alla piazza centrale della polis greca (l’Agorà, appunto), l’iniziativa offre ai cittadini un calendario di 6 incontri condotti da menti brillanti e voci di spicco della cultura, per rendere la cittadinanza attiva e partecipe sui grandi temi del nostro tempo. Il progetto evidenzia quanto la psicologia rappresenti oggi un ambito prioritario per l’ateneo meneghino. L’offerta formativa comprende infatti “una laurea triennale, diverse lauree magistrali, alcune delle quali attivate di recente – ricorda Brambilla – e si completa con la scuola di specializzazione, rendendo così l’intero percorso formativo pienamente strutturato. Anche le attività di ricerca sono cresciute nel tempo, assumendo un ruolo sempre più rilevante. Agorà della psicologia è dunque un momento significativo per la Statale, un’occasione per confermare la nostra missione integrata di didattica, ricerca e trasferimento delle conoscenze verso la città e il territorio”.La rettrice fa poi notare come “un’attenzione particolare è rivolta all’applicazione della psicologia nell’ambito della cura, poiché il nostro percorso è inserito nel Dipartimento di Oncologia e Medicina. Questo ci consente di sviluppare competenze solide anche nella psicologia clinica e nella relazione con il paziente”, conclude.

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