Dal 1965 un ponte di cultura tra Est e Ovest: memoria, arte, musica e diplomazia per raccontare un secolo di incontri, confini che si aprono e nuove prospettive per l’Europa di oggi. “Carlo Michelstaedter. Un Goriziano fra poesia e filosofia”. Il volume di Carlo Bo e Pierfranco Bruni, accompagnerà il Convegno annuale, promosso dall’’Istituto per gli Incontri Culturali Mitteleuropei (ICM)in programma il 22, 27, 28 e 29 novembre 2025 tra Gorizia e Nova Gorica
Gorizia, 24 ott. 2025 – Sessant’anni di storia, idee, volti e dialoghi. L’Istituto per gli Incontri Culturali Mitteleuropei (ICM) celebra un traguardo straordinario con un’edizione speciale del suo Convegno annuale, in programma il 22, 27, 28 e 29 novembre 2025 tra Gorizia e Nova Gorica.
Fondato nel 1965, l’ICM ha costruito nel tempo un autentico ponte culturale tra Est e Ovest, diventando punto di riferimento per studiosi, artisti e istituzioni che condividono una visione comune: quella di un’Europa unita nella sua pluralità linguistica e storica.
Una celebrazione tra storia e futuro
La serata inaugurale di sabato 22 novembre a Palazzo Lantieri sarà dedicata alla memoria dei sessant’anni dell’Istituto, con la partecipazione dei sindaci di Gorizia e Nova Gorica, Rodolfo Ziberna e Samo Turel, protagonisti di un dialogo simbolico tra le due città. Seguiranno il conferimento dei riconoscimenti scientifici a Fulvio Salimbeni e Nicolò Fornasir, e un concerto–recital della pianista e compositrice Letizia Michielon, figura di spicco della scena internazionale.
Le giornate di studio
Giovedì 27 novembre, nella Sala Carlo X dell’Hotel Entourage, si aprirà la sessione accademica con interventi di storici, intellettuali e ricercatori provenienti da tutta la Mitteleuropa. Al centro, la presentazione dell’ultima pubblicazione “Borgo Fornasir” e una riflessione sulle “carte” e le fonti storiche dell’ICM, con un focus sull’evoluzione del mestiere di informare nell’epoca digitale.
Venerdì 28 novembre la sede si sposterà a Nova Gorica, presso la Sala Epicenter, per un confronto di alto profilo sul Trattato di Osimo e sui confini geopolitici dell’Europa. Accademici italiani e sloveni discuteranno le relazioni tra Italia e Jugoslavia, fino ai nuovi scenari europei. La giornata si concluderà con un concerto celebrativo del duo Carlo e Laura Grandi presso l’Azienda Agricola Castelvecchio di Sagrado.
Infine, sabato 29 novembre, Gorizia ospiterà la chiusura dell’evento presso l’ex Ospedale Psichiatrico Provinciale, oggi Parco Basaglia, con la presentazione del progetto “SconfinaMenti”, dedicato alla memoria di Franco Basaglia e alla valorizzazione del luogo come spazio di cultura, accoglienza e rinascita civile.
Sessant’anni di Mitteleuropa
Sessant’anni dopo il suo primo incontro, l’ICM continua a essere un laboratorio di dialogo e di ricerca aperto, capace di leggere la complessità del passato per interpretare le sfide del presente.
“Carlo Michelstaedter. Un Goriziano fra poesia e filosofia”. Il volume di Carlo Bo e Pierfranco Bruni, accompagnerà gli incontri Mitteleuropei.
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Istituto per gli Incontri Culturali Mitteleuropei (ICM)
Via Mazzini 20, 34170 Gorizia (GO)
+39 0481 535085 – info@icmgorizia.it – www.icmgorizia.it
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Pierfranco Bruni è nato in Calabria.
Archeologo direttore del Ministero Beni Culturali, presidente del Centro Studi “ Francesco Grisi” e già componente della Commissione UNESCO per la diffusione della cultura italiana all’estero.
Nel 2024 Ospite d’onore per l’Italia per la poesia alla Fiera Internazionale di Francoforte e Rappresentante della cultura italiana alla Fiera del libro di Tunisi.
Incarichi in capo al Ministero della Cultura
• presidente Commissione Capitale italiana città del Libro 2024;
• presidente Comitato Nazionale Celebrazioni centenario Manlio Sgalambro;
• segretario unico comunicazione del Comitato Nazionale Celebrazioni Eleonora Duse.
È inoltre presidente nazionale del progetto “Undulna Eleonora Duse”, presidente e coordinatore scientifico del progetto “Giacomo Casanova 300”.
Ha pubblicato libri di poesia, racconti e romanzi. Si è occupato di letteratura del Novecento con libri su Pavese, Pirandello, Alvaro, Grisi, D’Annunzio, Carlo Levi, Quasimodo, Ungaretti, Cardarelli, Gatto, Penna, Vittorini e la linea narrativa e poetica novecentesca che tratteggia le eredità omeriche e le dimensioni del sacro.
Ha scritto saggi sulle problematiche relative alla cultura poetica della Magna Grecia e, tra l’altro, un libro su Fabrizio De André e il Mediterraneo (“Il cantico del sognatore mediterraneo”, giunto alla terza edizione), nel quale campeggia un percorso sulle matrici letterarie dei cantautori italiani, ovvero sul rapporto tra linguaggio poetico e musica. Un tema che costituisce un modello di ricerca sul quale Bruni lavora da molti anni.
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