Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre le lancette tornano indietro: più luce al mattino, ma il buio arriva prima. Il cambio d’orario segna l’ingresso nell’autunno pieno. Meno ore di sole nel pomeriggio, un’ora di sonno in più e qualche effetto sul nostro equilibrio quotidiano. E mentre si torna all’ora “naturale”, il dibattito europeo sull’abolizione del doppio orario resta sospeso.
ROMA, 20 set. 2025 – Puntuale come ogni autunno, torna l’ora solare. Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre 2025, alle 3:00 del mattino, dovremo spostare le lancette indietro di un’ora, tornando alle 2:00. Un piccolo cambio, ma con effetti percepibili sul nostro quotidiano: si guadagna un’ora di sonno, è vero, ma la luce del giorno lascerà il posto al buio molto prima del solito.
Il ritorno all’ora solare significa più luce al mattino e meno nel pomeriggio. Le giornate, già accorciate per via del ciclo naturale stagionale, sembreranno farsi ancora più brevi. Il sole tramonterà prima delle 18 già a fine ottobre, con un impatto su chi lavora o studia fino al tardo pomeriggio.
Anche se meno traumatico rispetto al passaggio all’ora legale, il cambio d’orario può influire sul nostro orologio biologico. Alcuni possono avvertire per qualche giorno sonnolenza, fatica o irritabilità. Gli esperti suggeriscono di esporre il corpo alla luce naturale appena svegli, di mantenere ritmi regolari e, se possibile, di anticipare leggermente le abitudini serali nei giorni precedenti.
Il doppio orario, introdotto per motivi di risparmio energetico, è stato più volte messo in discussione. Dal 2019 l’Unione Europea ha dato il via libera alla possibilità di abolirlo, lasciando agli Stati la facoltà di scegliere se adottare in modo permanente l’ora solare o quella legale.
Ma la riforma è rimasta sospesa, per mancanza di una decisione comune. In Italia, per ora, tutto resta invariato: si continuerà a spostare le lancette due volte all’anno almeno fino al 2026.
Prossimo appuntamento
L’ora legale tornerà domenica 30 marzo 2026. Fino ad allora, le nostre giornate seguiranno il ritmo più “naturale” del sole invernale. Un’occasione, forse, per rallentare e riscoprire il valore del tempo.@Riproduzione riservata