Roma, 29 ott. (Adnkronos Salute) – La psoriasi è una patologia cronica e complessa, che in Italia interessa circa 1,8 milioni di persone, di cui 150mila con forme gravi. Numeri significativi che riflettono non solo la diffusione della malattia, ma anche il peso che esercita sulla vita quotidiana, sul benessere psicologico e sulle relazioni. In occasione della Giornata mondiale della psoriasi, che si celebra oggi 29 ottobre, Ucb conferma e rinnova il proprio impegno a sostegno delle persone che convivono con questa patologia infiammatoria cronica, che può manifestarsi in modi differenti e che spesso si accompagna a comorbidità importanti, come artrite psoriasica, disturbi metabolici e cardiovascolari, ansia e depressione. Il suo impatto, dunque, va ben oltre la pelle, interessando in modo rilevante la salute complessiva e la qualità della vita delle persone.Anche la conferenza stampa organizzata da Apiafco oggi, presso la Camera dei deputati, che la farmaceutica ha sostenuto con il proprio supporto incondizionato – informa l’azienda in una nota – richiama l’attenzione delle istituzioni sulla necessità di riconoscere pienamente la natura cronica della malattia e di garantire un accesso equo alle cure su tutto il territorio. La partnership con le associazioni è infatti “un pilastro strategico per costruire progetti di advocacy, informazione e sensibilizzazione capaci di dare voce ai bisogni reali delle persone e di favorire un dialogo costruttivo” tra pazienti, medici e istituzioni. “Per Ucb, essere accanto alle persone con psoriasi significa molto più che sviluppare terapie innovative ed efficaci – afferma Federico Chinni, amministratore delegato di Ucb Italia – Significa anche ascoltare, comprendere e agire insieme per migliorare la qualità di vita e promuovere un cambiamento culturale. L’informazione, la collaborazione e la consapevolezza sono strumenti potenti per ridurre lo stigma e costruire un futuro più equo per chi convive con questa patologia”.Tra i progetti più rappresentativi dell’impegno del gruppo – riporta la nota – spicca la campagna ‘Metti la psoriasi fuorigioco’, realizzata con il patrocinio delle associazioni di pazienti e le società scientifiche (Adispo, Anap, Apiafco, Sidemast e Adoi). L’iniziativa, che vede come testimonial, per il terzo anno consecutivo, l’ex calciatore Claudio Marchisio, ha l’obiettivo di aiutare le persone con psoriasi a conoscere meglio la propria condizione e a rivolgersi tempestivamente a specialisti, non lasciandosi limitare dal peso sociale della malattia. In soli 3 anni la campagna è diventata una delle più efficaci attività di disease awareness sul territorio nazionale: il sito ufficiale mettilapsoriasifuorigioco.it ha superato 558mila utenti unici e quasi 1 milione di visualizzazioni, mentre i contenuti video hanno totalizzato oltre 700mila visualizzazioni su YouTube e i canali social collegati contano più di 17mila follower complessivi. La forza del progetto è nella narrazione condivisa e nella multidisciplinarietà: dermatologi, psicologi, nutrizionisti, pazienti e influencer hanno contribuito a creare una rete di informazione e sostegno, capace di raggiungere pubblici diversi e di promuovere una visione più consapevole e positiva della malattia. Questo approccio ha permesso di ridurre stigma e disinformazione, elementi che ancora oggi rappresentano una barriera importante alla diagnosi precoce e alla corretta gestione della psoriasi.