Imprese, Cariola (Eni): “Con G∙row valorizziamo la governance lungo l’intera catena del valore”

Roma, 7 nov. (Adnkronos/Labitalia) – “G∙row è un’iniziativa di Eni intorno alla quale si sono subito unite tante grandi aziende e istituzioni. Tende a valorizzare la parte di governance della Esg con l’obiettivo di rafforzare il sistema dei controlli lungo l’intera catena del valore, nel presupposto che tanti rischi – come la cyber security, quelli della supply chain, il reputation risk e via dicendo – nascono dal rapporto con i soggetti esterni e per questo è difficile gestirli esclusivamente attraverso i nostri sistemi di controllo aziendali”.Così Gianfranco Cariola, Director Internal Audit di Eni, intervenendo oggi, al Gazometro di Roma Ostiense, alla G∙row Conference 2025 – Evolving through Risk & Control Governance durante la quale Eni ha presentato il progetto – un’alleanza tra imprese e istituzioni- nato con il supporto strategico di McKinsey & Company e quello tecnologico di SAP Italia e sostenuto anche da primarie aziende e istituzioni nazionali e internazionali.“L’idea è quella di coinvolgere la maggior parte degli attori della value chain – riprende Cariola – attraverso un percorso di contaminazione culturale e di condivisione di un framework, di prassi, di esperienze che accrescano sensibilità di questi soggetti. Una crescita che assicurerà, nel tempo, la possibilità di rafforzare la prevenzione dei rischi”.Per Cariola “G∙row è un cambio di paradigma importante” emblema di una transizione “dal tradizionale sistema dei controlli interni a un sistema di controllo diffuso e distribuito tra tutti i soggetti della catena del valore”, spiega. “Si sta costruendo un nuovo circolo virtuoso nel quale la grande capo filiera supporta l’ecosistema – approfondisce – l’ecosistema cresce e restituisce valore all’impresa. E’ un equilibrio win win che si traduce in quello che noi definiamo come lo “Scope 3” dei sistemi di controllo aziendali”, conclude.

Related posts

Tumori, Aiom: “16% donne costrette a lasciare il lavoro dopo la diagnosi” ‘Anche 15% uomini rinuncia, ogni paziente costretto a pagare 1.800 euro l’anno – Tra le cause ostacoli nella presa in carico, costi per i trasporti, farmaci supplementari, integratori e prestazioni’

Manovra, Federmanager: “Non è favore ai ricchi ma un segnale di equità per ceto produttivo che sostiene il Paese”

Senatore Rosso a convegno Cni: “Il ruolo degli ingegneri è centrale per la rigenerazione urbana”