“La voce delle ferite”: la giornata dedicata alla lotta contro la violenza di genere della Fondazione Artemisia

“La Voce delle Ferite, giornata di testimonianza e rinascita delle vittime di violenza” è l’iniziativa che la Fondazione Artemisia ha voluto dedicare al tema della violenza di genere. «Abbiamo desiderato con forza questa giornata – sottolinea Mariastella Giorlandino, Presidente della Fondazione – perché c’era bisogno di una comunicazione chiara, potente, capace di arrivare davvero al cuore delle persone, affinché si possa innescare un cambiamento reale. Artemisia, attraverso testimonianze profondamente sensibili, ha voluto lanciare un messaggio preciso: bisogna intervenire subito. C’è un lavoro di monitoraggio su ciò che accade intorno a noi, c’è la parte di cura che riguarda le istituzioni, la magistratura, le autorità giudiziarie, e poi c’è la prevenzione. Dobbiamo arrivare ai giovani in modo rapido».

All’iniziativa hanno preso parte numerose personalità del mondo della politica e dello spettacolo, tra cui Maria Grazia Cucinotta, Pino Insegno, Laura Freddi e Simona Izzo.

«Sul piano normativo si è fatto molto – afferma Giulia Martucci, Vice Questore della Polizia di Stato – ma c’è ancora tanto da fare in termini di prevenzione, soprattutto nei confronti degli autori delle condotte violente, in particolare i più giovani. Serve un intervento rivolto anche a loro, non solo alle vittime. Molto spesso parliamo di persone che trovano un senso di controllo nell’umiliare o nel denigrare la vittima davanti ai familiari, agli amici o sul luogo di lavoro. E oggi tutto questo avviene anche attraverso un uso distorto dei social network: profili creati ad hoc per colpire e diffamare la vittima sono purtroppo sempre più frequenti».

Durante la giornata, la Fondazione Artemisia ha presentato anche un progetto di grande rilievo, rivolto soprattutto alle vittime. «Abbiamo effettuato un controllo con la Polizia di Stato – prosegue Giorlandino – che è stato inviato a livello nazionale. Gestiremo, tramite il nostro numero verde, gli interventi delle donne che chiedono aiuto, e li trasmetteremo automaticamente alla Polizia di Stato.
Per le donne che hanno subito deturpazioni fisiche  abbiamo già iniziato a intervenire gratuitamente e questa volta spero davvero che il progetto possa diventare più istituzionalizzato. Continueremo ad agire con rapidità, come abbiamo sempre fatto».

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