Sanità, il ricorso sulle tariffe riporta l’attenzione sul nomenclatore 2024

Dopo lo stop del TAR, il Ministero insiste senza modifiche. La Presidente UAP, Mariastella Giorlandino:“Difendere tariffe sbagliate significa danneggiare i cittadini. L’appello del Ministero non risolve nulla: serve solo a rinviare responsabilità e decisioni. Occorre subito un nuovo nomenclatore equo, trasparente e sostenibile, per tutelare la salute dei pazienti e la sopravvivenza stessa del nostro Servizio Sanitario Nazionale.

Il nomenclatore tariffario è la base con cui vengono remunerate le prestazioni sanitarie pubbliche e accreditate: se le tariffe sono sbagliate, ne soffrono servizi, strutture e soprattutto i pazienti. Dopo che il TAR Lazio ha annullato il nomenclatore del 2024 perché tecnicamente infondato, il Ministero della Salute ha presentato un appello al Consiglio di Stato che non corregge nulla, non chiarisce nulla, non risponde a nulla.

Ripropone semplicemente le stesse argomentazioni che il TAR aveva già definito – con rigore documentale e giuridico – inconsistenti, illogiche e infondate.

La differenza? Nessuna: solo nuove parole per dire le stesse cose già smontate dai giudici.

Il Ministero sa di aver sbagliato, ma insiste pur di non assumersi le proprie responsabilità, a danno del Servizio Sanitario Nazionale e dei pazienti. Ed è questo il fatto più grave.

Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti:

  • al Sud, dove molte Regioni non possono integrare le tariffe, strutture e servizi essenziali rischiano la chiusura, mentre i cittadini sono costretti a migrare altrove per curarsi;
  • al Nord, cresce l’allarme: Regioni come l’Emilia-Romagna denunciano che non riescono più a sostenere l’afflusso dei pazienti dal Sud, con effetti gravi sulla capacità di cura e sulla tenuta del sistema;
  • in tutto il Paese, liste d’attesa più lunghe, riduzione dei servizi e aumento della spesa privata “out of pocket”.

Le tariffe irrealistiche del nomenclatore 2024 stanno spaccando l’Italia, impoverendo il SSN e creando diseguaglianze territoriali intollerabili.

La Presidente UAP, Mariastella Giorlandino, dichiara:

“Difendere tariffe sbagliate significa danneggiare i cittadini. L’appello del Ministero non risolve nulla: serve solo a rinviare responsabilità e decisioni. Occorre subito un nuovo nomenclatore equo, trasparente e sostenibile, per tutelare la salute dei pazienti e la sopravvivenza stessa del nostro Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre, la difesa ostinata di un atto già giudicato illegittimo espone il Ministero non solo a responsabilità politica, ma anche a responsabilità patrimoniale, come previsto dal D.Lgs. 150/2009 (la cosiddetta ‘Riforma Brunetta’) in materia di cattiva amministrazione. Continuare a sostenere tariffe tecnicamente infondate significa arrecare un danno al SSN, ai territori e ai cittadini. Questo danno determina una responsabilità patrimoniale che la Corte dei Conti non può ignorare e che UAP non mancherà di invocare”.

UAP ha già presentato al Ministero una proposta tecnica completa e ribadisce la piena disponibilità a collaborare a una revisione immediata, nell’interesse del Paese.

 

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