Beni culturali, Csel: 51% musei non si avvale di alcun professionista Ict Durante il lockdown solo 4% italiani ha fatto una visita completa virtuale a un museo o a un sito archeologico

Roma, 28 nov. (Adnkronos/Labitalia) – La digitalizzazione nei musei sconta “una pesante carenza di personale specializzato (il 51% dei musei non si avvale di alcun professionista con competenze digitali) e il fatto che solo un museo su quattro ha predisposto un piano strategico per l’innovazione digitale”. Emerge da un dossier elaborato dal Csel, Centro Studi Enti Locali, per Adnkronos. “Questi fattori, combinati con il basso tasso di alfabetizzazione digitale degli italiani, recentemente fotografato dalla Commissione europea con il Desi 2021, hanno prodotto una accoglienza molto timida di tutto questo proliferare di offerte culturali online”, spiega il Csel.”Secondo una indagine Swg sui consumi culturali durante i mesi di chiusure forzate, commissionata da Impresa Cultura Italia-Confcommercio, solo il 4% degli italiani ha fatto una visita virtuale completa a musei e siti archeologici, il 28% era ignara che esistesse questa possibilità e il 51%, pure essendone a conoscenza, ha deciso di non avvalersene”, sottolinea.

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