Roma, 12 gen. (Labitalia) – Garantire un lavoro migliore, in termini contrattuali, di sicurezza, di aggiornamento professionale, a coloro che già sono professionisti del settore; incrementare l’occupazione, l’occupabilità e l’attrattività del settore per coloro che vorranno entrarci; azzerare definitivamente i divari di accessibilità e di connettività ancora esistenti tra le diverse aree del Paese; completare i corridoi ed i nodi trasportistici con le opere mancanti o bloccate; risolvere i problemi della mobilità urbana sia lato passeggeri che merci; affrontare la crisi energetica e l’aumento del prezzo delle commodities per realizzare gli investimenti del Pnrr e del Piano complementare e per non compromettere la stabilità economica finanziaria delle imprese di trasporto; creare un ecosistema di imprese di trasporto, a servizio della seconda manifattura d’Europa, e di imprese di costruzioni nazionali in grado di essere competitivo in primis sul mercato nazionale e successivamente anche sul mercato internazionale. Sono queste alcune delle priorità di Fast – Confsal contenute nel 2° rapporto di avanzamento che è stato presentato in occasione del convegno ‘Italia velocemente connessa’.Ma non solo. Tra le altre priorità individuate da Fast – Confsal nel rapporto c’è anche la necessità di “concentrare i nuovi incentivi e sussidi pubblici verso quelle imprese che puntano su innovazione e digitalizzazione; supportare la transizione energetica ed il greening del trasporto in maniera intelligente e non dogmatica, semplificare al contempo gli incentivi già in Fast-Confsal ha elaborato delle misure di risposta, sia con impatto economico (ad esempio le grandi infrastrutture ferroviarie e intermodali per il Sud Italia, l’incremento degli incentivi per il rinnovo delle flotte degli operatori del trasporto, il potenziamento degli strumenti fiscali per le concentrazioni imprenditoriali nel settore dei trasporti e delle costruzioni), che misure ad invarianza dei saldi di finanza pubblica (l’adeguamento della normativa in materia di sicurezza del lavoro, l’emanazione del Pgtl, le semplificazioni del codice degli appalti)”.Per Fast – Confsal si tratta di “misure fondamentali per il settore” che hanno anche l’ambizione di porre al centro dell’agenda politica “l’interesse generale dell’Italia, come ad esempio la necessità di ridurre/eliminare il gap rilevante della voce trasporti internazionali di merci nella bilancia dei pagamenti che, nel 2021, ha raggiunto un saldo negativo di circa 12 miliardi di euro. E su queste basi fondamentali per l’intero Paese che rinnoviamo la disponibilità al confronto, costruttivo e leale, con il nuovo Governo per l’auspicata prospettiva con cui ci piace tradizionalmente concludere: ‘dando vita a una crescita economica più robusta, sostenibile e inclusiva per rilanciare l’intero Paese e fornire una preziosa eredità alle generazioni future'”.