Patologie emorragiche, Castaman (Careggi): “Nuovi farmaci e tecnologie per identificare fattori rischio e modalità intervento” Al Congresso nazionale Siset

Roma, 8 nov. (Adnkronos Salute) – “In occasione del congresso sono stati presentati i risultati sui progressi della terapia genica per l’emofilia A e per l’emofilia B. Inoltre in Italia, da pochi mesi, è stato approvato la prima terapia genica per l’emofilia A, quindi questo è un momento fondamentale per i risultati attuali dei trial clinici internazionali. Nuovi farmaci si stanno affacciando sempre per il trattamento di pazienti con patologie emorragiche”. Queste le parole di Giancarlo Castaman, direttore della Sod Malattie emorragiche e della coagulazione dell’Azienda ospedaliero-universitaria Careggi di Firenze, intervenuto al XXVIII Congresso nazionale della Società italiana per lo studio dell’emostasi e della trombosi (Siset) a Roma.”Dal punto di vista del versante trombotico, ci sono sempre più nuove acquisizioni grazie alle nuove tecnologie di ricerca – le proteomiche, le genomiche e via dicendo – che identificano in maniera più accurata i fattori di rischio e le modalità possibili di intervento, soprattutto di prevenzione. I nuovi farmaci tendono, sempre di più, ad essere efficaci, ma soprattutto sicuri dal punto di vista degli effetti collaterali, penso soprattutto al rischio emorragico legato alle terapie anticoagulanti”.

Related posts

Aids, D’Ettorre (UniRoma): “In persone con Hiv benessere a lungo termine con B/F/Taf” L’esperta all’Icar sui risultati dello studio Bictel che ha indagato effetti immunologici e metabolici della terapia

Aids, D’Arminio Monforte (UniMi): “Triplice terapia per Hiv efficace e ben tollerata a lungo” Sullo studio Icona-Bic presentato all’Icar, ‘percentuale di fallimento molto bassa e sotto il 5%’

Salari, Bonetti: “Perdita potere d’acquisto elemento di rallentamento”