Farmaceutica, Gardini (GenomeUp): “Ai per programmare terapie con plasmaderivati” ‘Intelligenza artificiale può rintracciare i possibili donatori e aumentare produttività’

Roma, 11 giu. (Adnkronos Salute) – “Due pazienti su 3 oggi possono fare le terapie con plasmaderivati in Italia mentre un paziente su 3 va portato all’estero. Sicuramente l’intelligenza artificiale, applicata anche ai progetti di screening, può permettere di individuare i pazienti che hanno bisogno di questa terapia e fare una programmazione”. Lo ha detto Simone Gardini, Ceo e Co-founder dell’azienda biotecnologica GenomeUp, durante il panel ‘Malattie rare e ultra-rare: quale partnership tra imprese, Istituzioni e pazienti’, a Milano, nell’ambito dell’evento ‘Science meets humanity. Il futuro del biofarmaceutico tra plasma e nuove terapie’, promosso da Kedrion Biopharma, specializzata nella produzione di farmaci plasmaderivati per malattie gravi, rare e ultra-rare, con il patrocinio gratuito della Società italiana di farmacologia (Sif). “Serve poi una comunicazione a livello massivo – aggiunge Gardini – o con delle custom audience che permettono di segmentare il pubblico utilizzando delle opzioni di targetizzazione aggiuntive. In questo modo l’intelligenza artificiale può rintracciare i possibili donatori allo scopo di aumentare la produttività”, conclude.

Related posts

Crociera da incubo per 140 tra passeggeri ed equipaggio: sospetti su norovirus

Turismo: per Chemnitz bilancio positivo nella prima metà dell’anno come ‘Capitale europea della cultura’ La città tedesca registra un incremento di visitatori

Turismo: da polo industriale a nuova meta culturale, per Chemnitz il 2025 è l’anno del riscatto La città tedesca è ‘Capiale europea della cultura’ e scommette sulla sua visibilità per il futuro