Verso i Tre Anni.
Dai miei viaggi nel tempo…
…Non dipendo più.
Non chiedo, non mi accontento.
Il dolore mi ha cambiata.
Silenziosamente, mi ha insegnato a camminare da sola.
Ma da quando lui non c’è più,
tutto intorno è diverso.
Eppure aleggia ancora.
Lo sento nei dettagli che nessuno nota.
Nel pensiero che mi accompagna,
nelle sere silenziose,
nel modo in cui osservo il mondo.
Mi manca infinitamente.
Mi manca il nostro confronto quotidiano,
quel dialogo vivo sui nostri interessi,
le passeggiate lente,
le sere di pioggia passate a casa,
il fuoco del camino che guardavamo per ore.
Casa Bianca tra rumore del mare e profumo di agrumi
il libro letto a due voci.
Mi manca la sua sensualità silenziosa,
il suo sguardo magnetico,
raffinato, dolcemente suadente.
Mi manca la sua voce.
E “Acqua e sale” alla chitarra,
cantata piano, solo per me.
Ora scelgo il silenzio,
ma non perché non senta.
Anzi.
Perché in quel silenzio,
lui c’è.
E resta.
Intorno a me, dentro me.
Ovunque…
(Catania, 15 settembre 2025)
….