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Vince Pete Buttigieg i caucus dell’Iowa!

Le primarie Dem a sopresa, secondo Sanders. Joe Biden tonfo clamoroso.

 

A sorpresa – e con un giorno di ritardo – vince Pete Buttigieg i caucus dell’Iowa, primo appuntamento delle primarie democratiche, con il 26,8 per cento dei consensi rispetto al favorito Bernie Sanders secondo con il 25,2 per cento. Terza Elizabeth Warren, con il 18,4 e clamorosamente quarto Joe Biden con il 15,5.

La clamorosa vittoria arriva da Southe Bend, dove Buttigieg era sindaco, capoluogo della Contea di St. Joseph nello Stato dell’Indiana la città conta 100mila abitanti, area famosa per la coltura del mais, l’Indiana infatti è uno degli Stati appartenenti alla cosiddetta Corn Belt, la “cintura del mais” insieme a Illinois e Iowa.

Pete Buttigieg è di fatto il candidato più giovane a vincere i caucus dell’Iowa, ex sindaco, ex militare, cristiano e gay sbaraglia gli avversari politici anche se nel voto popolare è invece il senatore Sanders a prevalere, con 32.673 voti contro 31.353.

Il risultato, ad ogni modo, è ancora parziale ma comunque storico, Buttigieg è il primo candidato apertamente gay che vince uno Stato nelle primarie democratiche.

Da oggi il dibattito sulla “eleggibilità” si sposta in suo favore, poco entusiasmo per Joe Biden, 77enne in evidente calo di energia, l’America – in un modo o nell’altro – stupisce sempre e si reinventa proprio come nel 2008 iniziò a brillare la stella di Obama superando, anche quella volta, una Hillary Clinton incredula.

Dicevano: mai l’America avrà come presidente uno che si chiama Barack Hussein Obama che al suo debutto nel 2008 aveva dieci anni più di Buttigieg e una legislatura al Senato di Washington.

A una prima lettura dei risultati, sembra che Buttigieg sia riuscito a conquistare i sobborghi urbani e le contee più rurali –Sanders vince nelle città più grandi: Des Moines, Cedar Rapids, Sioux City, dove c’è un elettorato più giovane e sensibile al messaggio del senatore.

Il voto in Iowa ha avuto anche altri due protagonisti – che però in Iowa non c’erano. Donald Trump visto il caos nella conta dei voti (provocato da una app difettosa) non ha perso tempo per attaccare i “fannulloni, incompetenti democratici” e Michael Bloomberg, che entrerà nella competizione solo con il Super Tuesday del 3 marzo.

Next stop: New Hampshire, 11 febbraio.

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